Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 28 luglio

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I dati del ministero della Salute

I numeri coronavirus 28 luglio danno un’indicazione piuttosto tranquillizzante rispetto ai dati degli ultimi giorni della scorsa settimana. Infatti, oggi si sono registrati 181 nuovi casi (il totale è di 246.488 persone coinvolte dal contagio) e ci sono stati 11 morti, per un totale di 35.123. Con un ricalcolo il ministero della Sanità annuncia che in realtà i nuovi contagi oggi sono 202 – e non i precedenti 181 comunicati – per via di: +10 in Valle d’Aosta, +19 in Sicilia e – 8 a Bolzano. Gli attualmente positivi salgono oggi a 12.609. I Dimessi/Guariti coronavirus oggi sono 163, per un totale di 198.756 da inizio pandemia.




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Numeri coronavirus 28 luglio, cosa c’è di positivo

Rispetto alla scorsa settimana, il numero di nuovi contagi per coronavirus si è mantenuto al di sotto di quota 200 positivi. Un aspetto da non sottovalutare soprattutto in virtù della proroga dello stato d’emergenza che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato nella giornata di oggi al Senato. Se rispetto a ieri il numero dei nuovi contagi è aumentato sensibilmente – da 170 a 181 -, ad aumentare nettamente è stato il numero di test fatti: ieri 25.551, oggi 48.170. Calano di altre cinque unità i pazienti in terapia intensiva, rimanendo 40 in tutta Italia.



Numeri coronavirus 28 luglio, cosa c’è di negativo

Il numero delle vittime di oggi è stato superiore di 6 unità rispetto a quello comunicato ieri dal ministero della Salute. I pazienti ricoverati con sintomi sono 749 (+9, +1,2%; ieri +5), di cui 40 (-5, -11,1%; ieri +1) in terapia intensiva. Si arresta il periodo senza morti in Lombardia: dopo quattro giorni a zero vittime, oggi si è registrato un decesso. In Lazio si continuano a registrare nuovi case per la maggior parte di importazione (oggi 6 su 10): 2 dal Bangladesh, uno dalla Spagna, uno dalla Turchia, uno dalla Romania e l’ultimo da Santo Domingo. L’assessore alla Sanità regionale D’Amato ha sottolineato come «ad oggi i casi di importazione nel Lazio sono provenienti da ben 26 Paesi diversi». Anche oggi si va ad aggiungere un morto all’elenco di medici deceduti in pandemia: è toccato a Nello Di Spigno, 57 anni, medico anestesista nel livornese.