In Italia, politicamente parlando, qualsiasi esperimento di Terzo Polo non ha mai portato effettivamente fortuna. Solitamente, infatti, si trattava di soluzioni di centro per spezzare il dualismo tra sinistra e destra nell’alternanza delle legislature: i risultati erano sempre al di sotto delle aspettative e nessuno riusciva mai a replicare l’obiettivo nascosto da tutti, quello di ricreare la Democrazia Cristiana. Anche nel mondo della televisione spezzare il dualismo Rai-Mediaset non ha mai portato particolarmente fortuna. Certo, La7 è diventata una rete di riferimento per l’approfondimento politico e per la creazione di una coscienza collettiva, soprattutto grazie a format che – una decina di anni fa – erano davvero innovativi per quanto riguarda il talk show o il dibattito tra esperti. Ma ogni volta che ha provato il salto di qualità (ad esempio, cercando di attirare a sé grandi marchi della televisione italiana, come il programma Miss Italia – una volta cult dell’intrattenimento delle famiglie italiane) si è fermata a metà strada. Adesso il canale Nove di Discovery sta provando a diventare la terza voce del panorama mass-mediatico italiano, con un progetto che sembra avere un sistema alla base: intercettare i conduttori e i format-scout più celebri delle reti concorrenti e renderli protagonisti del proprio intrattenimento. È successo con Fabio Fazio, sta succedendo con Amadeus.
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Nonostante l’aumento tendenziale dello share nell’ultimo anno, soprattutto grazie a Che Tempo Che Fa di Fabio Fazio e alle sue grandi interviste esclusive evento, i numeri del canale Nove – come vedremo in un altro passaggio del monografico di oggi – sono molto distanti da quelli delle televisioni generaliste. E, del resto, mancano ancora dei tasselli al Nove per essere definito in questo modo: la rete non ha una propria redazione giornalistica, ad esempio, né format che (da questo punto di vista anche Mediaset ha fatto qualche esperimento e tentativo) possono considerarsi “servizio pubblico”.
Ovviamente, pur facendo parte di un network di canali gratuiti, Nove non ha l’obiettivo di sfidare – al momento – le concentrazioni Rai (Raiuno, Raidue, Raitre e tutti gli altri canali tematici) o Mediaset (Canale 5, Rete4, Italia1). Per ora, i suoi piani sono quelli di riuscire a essere competitiva nella singolar tenzone con gli altri canali dei due principali gruppi italiani e con la stessa La7. In alcune fasce orarie (come dimostrano i programmi di Crozza o il già citato programma di Fabio Fazio), l’obiettivo è stato centrato già in questo 2023 e nel 2024 si punta a numeri ancora più significativi.
E non mancano le suggestioni. Qualche osservatore televisivo ha voluto mettere in correlazione il contratto in scadenza tra la Rai e il comune di Sanremo per il “marchio” del Festival, con l’approdo di Amadeus sul canale di Discovery. Il sottinteso sapiente è che il conduttore che ha legato il suo volto al palco dell’Ariston potrebbe avere tra i suoi obiettivi di “direttore artistico di rete” a tutto tondo quello di un clamoroso approdo del Festival sul Nove, con tutte le conseguenze del caso: lo share, innanzitutto, ma soprattutto la pioggia di milioni derivanti dagli sponsor. Nel Festival targato Rai, l’ammontare degli introiti pubblicitari di Sanremo è stato superiore ai 60 milioni e il trend in crescita di questa cifra era stato inaugurato proprio dalla prima gestione di Amadeus. Un caso televisivo di successo.
Ma non c’è soltanto Amadeus, Fazio o l’impoverimento delle reti concorrenti. Nove potrebbe puntare a sfruttare la potenza del network per iniziare a trasmettere programmi per bambini, oltre che per diventare un punto di riferimento nello sport grazie alla presenza, nello stesso gruppo, di Eurosport. Su questo fronte è facile immaginare che la grande evoluzione dei campioni italiani in quelli che, in passato, venivano considerati “sport minori” (dall’atletica al tennis, passando per gli sport invernali) a discapito del calcio, potrebbe giocare a tutto favore della rete Discovery. Che, nel prossimo quinquennio, punterà al sorpasso. L’unica domanda, che racchiude tanti temi, è: sarà sorpasso a Raidue o sorpasso a Raiuno?