Abolite le note sul registro e le sospensioni nelle scuole elementari

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Lo prevede il testo dell'emendamento approvato per la reintroduzione dell'educazione civica

Nelle scuole è stato reintrodotto l’insegnamento dell’educazione civica ma, un po’ a sorpresa, sono state abolite le cosiddette note sul registro nelle scuole elementari. Il provvedimento è stato inserito nell’emendamento nella riforma sull’istruzione approvato martedì 30 aprile e prevede anche altre novità per i più piccoli: non sarà, infatti, più possibile sospendere o espellere dagli istituti tutti quei bambini, iscritti in una delle prime cinque classi del percorso della scuola dell’obbligo (dai sei ai dieci anni), che si renderanno protagonisti di episodi di cattiva condotta.



Il tutto è contenuto all’interno dell’emendamento alla riforma per la reintroduzione dell’educazione civica a scuola, approvato la scorsa settimana. Con questo testo sono stati abrogati gli articoli dal 412 al 414 del Regio Decreto del 26 aprile 1928, che prevedeva sanzioni «verso gli alunni che manchino ai loro doveri», e in particolare «ammonizione; censura notata sul registro con comunicazione scritta ai genitori, che la debbono restituire vistata; sospensione dalla scuola, da uno a dieci giorni di lezione; esclusione dagli scrutini o dagli esami della prima sessione; espulsione dalla scuola con la perdita dell’anno scolastico».

Abolite le note sul registro nelle scuole elementari

Alle scuole elementari, dunque, non si potrà più essere segnalati sul registro di classe in caso di comportamenti al di fuori delle regole e, inoltre, non ci saranno più sanzioni definitive come la sospensione o l’allontanamento da un istituto scolastico per motivi di condotta. Una scelta che ha provocato alcune reazioni avverse che indicano come il tutto possa portare a un’amplificazione dei fenomeni di bullismo fin dalla tenerà età. Da altri, invece, è arrivato un pollice in alto a questo emendamento.



Il plauso dei Presidi italiani a questo provvedimento

«Mi sembra una misura giusta, soprattutto perché stiamo parlando di bambini molto piccoli per i quali bisogna pensare ad un insegnamento basato sulla comprensione e sull’empatia – ha spiegato all’Agi, Mario Rusconi, presidente Anp (Associazione nazionale dei Presidi) Lazio -. Naturalmente non bisogna abbassare la guardia, soprattutto per quanto riguarda gli episodi di bullismo che sono già molto diffusi tra i bambini che frequentano le elementari».

(foto di copertina: Friso Gentsch/dpa)