I no-mask continuano a diffondere video senza mascherine nei supermercati

Categorie: Attualità
Tag:

Tuttavia, a differenza della scorsa settimana, nel week-end qualcuno ha preso le contromisure

In giro per centri commerciali senza mascherina, così come – a metà della scorsa settimana – alcuni gruppi su Telegram avevano invitato a fare. L’obiettivo è quello di protestare contro l’obbligo di green pass e contro l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, una misura che continuerà a essere valida per tutto il periodo dello stato d’emergenza. Su alcuni gruppi Telegram no mask che documentano le proteste dei no-green pass si stanno diffondendo diversi video che testimoniano le azioni dei “manifestanti” che entrano in supermercati e centri commerciali senza alcun dispositivo di protezione. Tuttavia, nel corso di questo fine settimana, le cose non sono andate propriamente in maniera liscia, senza ostacoli e senza apparenti impedimenti come era successo a metà della passata settimana.



LEGGI ANCHE > Su Telegram, i no-green pass provano a lanciare la «spesa senza mascherina»

No mask senza mascherina nei centri commerciali, le proteste su Telegram

Nel gruppo Fossa 0033 (oltre 17mila iscritti) è stato postato il video di un gruppo di manifestanti in un centro commerciale. Alcune persone senza mascherina sono state affrontate dal servizio d’ordine della struttura che, con due suoi rappresentanti, ha cercato di non perdere la pazienza di fronte agli avventori, invitandoli a uscire fuori. La reazione dei no-mask ha avuto prevedibili toni alti, provocazioni e atteggiamenti beffardi nei confronti degli addetti alla sicurezza (più volte è stato chiesto loro di «andare a lavorare», come se non fosse esattamente quello che stavano facendo in quel momento).



Nei gruppi si diffondono video di proteste nei supermercati anche in altri Paesi d’Europa e si incitano gli iscritti al canale a utilizzare atteggiamenti ancora più risoluti, anche nei confronti delle forze dell’ordine. Insomma, come spesso accade – a partire da Telegram – si diffondono delle “mode” rivedibili, che – in questo caso – vanno addirittura a configurare dei comportamenti sanzionabili dalle autorità competenti. Oltre, ovviamente, a mettere a repentaglio la salute di tutti.