Negozi chiusi nel week-end in Lombardia, l’altra proposta

Categorie: Attualità

La soluzione è stata individuata come complementare rispetto al coprifuoco

Non c’è soltanto la proposta del coprifuoco dalle 23 alle 5 sul tavolo della regione Lombardia e – per conoscenza – del ministro della Salute Roberto Speranza. Oggi la regione, su impulso dei sindaci e del presidente Attilio Fontana, ha deciso di dare una stretta importante all’evoluzione della pandemia da coronavirus nel territorio che, nonostante i progressi fatti nei mesi estivi, resta ancora oggi il più colpito in Italia anche da questa seconda ondata. La proposta complementare a quella del coprifuoco (che potrebbe partire già giovedì 22 ottobre) è quella dei negozi chiusi nel week-end all’interno del territorio regionale.



LEGGI ANCHE > Coprifuoco in Lombardia, la richiesta di comuni e regione

Negozi chiusi nel week-end in Lombardia: quali, invece, resteranno aperti

Ma saranno tutti i negozi a restare chiusi nel week-end? Ovviamente, anche qui è opportuno fare delle diversificazioni. All’interno della proposta sono esentate le attività commerciali che hanno al centro la vendita dei generi alimentari, così come quelle che mettono a disposizione beni di prima necessità. Al contrario, negozi di abbigliamento, gioiellerie e altre tipologie simili già toccate dai Dpcm sulle chiusure della primavera, resteranno chiusi nel fine-settimana, contribuendo a diminuire le presenze in strada e nei centri commerciali non a carattere alimentare (anche questi esercizi, infatti, resteranno chiusi).



Negozi chiusi nel week-end, alcune possibili indicazioni per orientarsi

Al momento, comunque, dal momento che l’indicazione è presente soltanto in una nota comunicativa della regione, non è ancora chiaro quali saranno gli esercizi commerciali che effettivamente chiuderanno i battenti: una possibilità è quella che i piccoli esercizi resteranno aperti (negozi di prossimità e piccole botteghe artigiane), mentre quelli di medie e grandi dimensioni dovranno subire le chiusure nel week-end, proprio mentre si avvicinano date tradizionalmente favorevoli agli acquisti.

Tuttavia, la decisione è stata presa in questo momento con l’auspicio che – nei prossimi giorni – questo rafforzamento delle misure restrittive possa produrre risultati concreti che permetteranno il regolare svolgimento delle attività commerciali a ridosso delle festività natalizie e delle altre scadenze di fine novembre. La prospettiva di 600 ricoveri in terapia intensiva entro il 31 ottobre nella sola Lombardia, tuttavia, è troppo grave per poter essere sottovalutata e per non comportare misure decise come questa.