Si chiama Pavel Nedved jr. ed è omonimo dell’ex calciatore e attuale dirigente della Juventus. Si è inserito nel dibattito che si era scatenato all’indomani delle parole dello stesso Pavel Nedved dopo Juventus-Fiorentina e le polemiche arbitrali partite dalle dichiarazioni di Rocco Commisso, presidente della Fiorentina. Il dirigente bianconero aveva invitato tutti alla moderazione e aveva affermato che la Juventus aveva vinto con merito. Le sue parole non sono risultate gradite a diversi commentatori, tra cui l’ex telecronista Mediaset Sandro Piccinini.
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«Al di là del merito dei casi di oggi, un consiglio gratis alla Juventus – aveva scritto Piccinini su Twitter -: per fare la morale agli altri sul comportamento da tenere a fine gara non mandi Nedved, spesso protagonista di sceneggiate irrispettose e intimidatorie verso gli arbitri».
Al di là del merito dei casi di oggi, un consiglio gratis alla Juventus: per fare la morale agli altri sul comportamento da tenere a fine gara non mandi Nedved, spesso protagonista di sceneggiate irrispettose e intimidatorie verso gli arbitri #JuveFiorentina pic.twitter.com/Wfs5fcL91P
— Sandro Piccinini (@RealPiccinini) February 2, 2020
Le parole del telecronista non devono essere piaciute al figlio di Nedved, che ha subito risposto via Instagram Stories: «Se anche i giornalai fanno i giornalisti» e una emoticon che era tutta un programma (un uomo che si picchia la fronte).
Le colpe dei figli non possono ricadere sui padri. Ma l’episodio la dice lunga sulla considerazione che viene attribuita a determinate personalità del mondo del giornalismo sportivo. Che, attualmente, sono lontane dal giro. Anche Maurizio Pistocchi, anche lui ex Mediaset, aveva avvertito Sandro Piccinini:
Attento Sandro: l’ultimo che ha detto qualcosa di scomodo su Nedved sono stato io….e sai bene come è andata a finire
https://t.co/pszexWF31Q — Maurizio Pistocchi (@pisto_gol) February 2, 2020
Detti e non detti che non hanno nulla a che vedere con il figlio di Nedved. Che, tuttavia, visto il ruolo di responsabilità giocato dal padre, avrebbe potuto evitare l’entrata a gamba tesa. Non si è fatta attendere la controrisposta di Sandro Piccinini, che ha dichiarato che non querelerà il figlio di Nedved: «In primo luogo – ha detto il telecronista – perché è un ragazzo, secondo perché amo i giornalai».