Nazionale di Rugby in sciopero: la Fir propone di pagare in base ai risultati e loro mollano il ritiro

Niente accordo economico, niente allenamento. Gli azzurri del rugby mollano il ritiro della nazionale in vista della Coppa del mondo. Un gesto di protesta dopo che la federazione ha rivisto al ribasso i premi, legandoli ai risultati e non alla sola presenza dei giocatori in Nazionale. La Federazione italiana rugby – spiegano – ha preso atto della volontà, manifestata ieri sera dai giocatori convocati in raduno a Villabassa, di non prendere parte agli allenamenti e di non indossare materiale sportivo Fir sino al raggiungimento di un accordo economico per la rugby World Cup di settembre in Inghilterra. Così tra i ragazzi e La Fir è ora braccio di ferro.

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«La presa di posizione di domenica non cambia la volontà del Consiglio Federale, pienamente condivisa dallo staff della Squadra Nazionale, di raggiungere un accordo economico con i giocatori basato non sulla semplice partecipazione alle finestre internazionali ma su concreti principi meritocratici legati alla performance – si legge in una nota della Fir – Principi che, come già ribadito pubblicamente dai vertici federali, saranno alla base di tutti i futuri accordi tra Fir e gli atleti della Nazionale. Una proposta definitiva è già stata presentata, in questi termini, ai rappresentanti dei giocatori».
Ora i giocatori risultano, con effetto immediato, a disposizione delle rispettive Società di appartenenza. «Sono deluso dall’atteggiamento assunto dagli atleti – ha dichiarato il presidente federale Alfredo Gavazzi – non tanto per la situazione contingente ma perché tale decisione denota la non volontà di investire sulle proprie capacità sportive». «L’offerta che è stata presentata – ha aggiunto – è coerente con il nostro attuale posizionamento e con gli accordi in essere tra gli atleti e le Federazioni Tier 1 a noi più prossime nel ranking. Resto fiducioso che, come sempre, il buon senso prevarrà e, tutti assieme, potremo imprimere una svolta importante, in chiave futura, ai rapporti tra la federazione e gli azzurri, aumentando significativamente l’attenzione ai risultati ottenuti».

(In copertina foto ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

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