Migranti, drammatico naufragio a largo di Lampedusa: 4 morti e almeno 30 dispersi

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Per ora, sono state salvate 22 persone

È iniziata la conta dei morti. Un naufragio migranti a Lampedusa potrebbe rappresentare l’ennesima strage di vite umane. Esattamente nei giorni dell’anniversario di quella che è ancora oggi considerata una delle più grandi tragedie nel Mediterraneo: davanti all’isola morirono 368 persone il 3 ottobre del 2013. Oggi i morti potrebbero superare le 20 unità. Quattro cadaveri sono già stati individuati (due già recuperati, gli altri due soltanto avvistati). Mentre 22 persone sono state tratte in salvo. Secondo le prime testimonianze, tuttavia, su quel barchino a viaggiare erano almeno in 50. Insomma, circa 30 persone mancano all’appello e sono scomparse nelle acque nere della notte del Mediterraneo.



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Naufragio migranti, la dinamica dell’incidente

Mancavano sei miglia a Lampedusa. La Guardia Costiera era stata avvisata del cosiddetto ‘sbarco fantasma’. L’ennesimo. Per questo motivo si era avvicinata al barchino con i migranti a bordo. Proprio in quel momento, l’imbarcazione si è rovesciata nella notte: i soccorsi sono stati immediati, ma per i più sfortunati non ci sarebbe stato nulla da fare.



Una nave Classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa e un’unità della Guardia di Finanza erano state incaricate dalla sala di coordinamento di Roma di andare incontro all’imbarcazione dei migranti che era stata segnalata dai radar. L’avvistamento è stato fatto intorno alla mezzanotte. Una mezzanotte di pioggia e di vento. Le avverse condizioni meteorologiche hanno fatto accadere l’inevitabile. La barca si è rovesciata, solo in 22 sono stati salvati. Il mare di Lampedusa restituirà altri corpi.

FOTO: ANSA/ PASQUALE CLAUDIO MONTANA LAMPO