Levante non ‘sostiene’ le quote rosa. Michela Murgia le risponde: «Sei funzionale al sistema misogino»

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Le parole della cantante siciliana non sono piaciute alla scrittrice che le ha risposto per le rime

Sui social è nata una vera polemica sulle quote rosa e la concezione di questa tematica così delicata. Michela Murgia contro Levante (alias Lagona), dopo che la cantante siciliana ha detto di aver sempre sostenuto le donne, ma di esser anche contro il concetto di ‘quota rosa’ perché, parallelamente, mina quello di meritocrazia. La scrittrice, però, non è d’accordo con lei e su Instagram ha risposto a quella sua intervista.



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Tutto è partito da un’intervista rilasciata nei giorni scorsi, nella settimana che porterà al Festival di Sanremo 2020. Claudia Lagona, in arte Levante, salirà sul palco del Festival già al centro delle polemiche per via di alcune uscite poco felici del direttore artistico (e conduttore) Amadeus. La cantante siciliana ha detto di non aver sempre lottato in favore delle donne, ma di essere contraria al principio delle quote rose. E lo ha fatto con queste parole.



Sono anni che mi spendo per le donne, ma non sono a favore delle quote rosa. Non ci è dovuto un posto per forza, non abbiamo un deficit. Io mi conquisto quello che mi merito e se sono al festival mi auguro che sia perché la canzone è bella e io sono brava.

Parole che hanno fatto sobbalzare sulla sedia Michela Murgia che, attraverso una serie di Instagram Stories a mo’ di cartelli esplicativi, spiega a Levante perché il suo discorso sia sbagliato fin dal suo punto iniziale.



Murgia contro Levante sulle quote rosa

«Questo è un buon esempio di confusione – scrive Michela Murgia contro Levante nella sua prima IG Stories sul tema -. Molte donne intendono ancora le quote rosa come una pretesa che sostituisce il merito, ma il sistema patriarcale discrimina in base al genere non al merito. Le donne cresciute nei sistemi misogini non riconoscono la discriminazione finché non le toccano direttamente».

I dati e le differenze

Poi il piano del confronto si sposta proprio sul Sanremo 2020, con numeri alla mano e considerazioni su queste cifre che mostrano una netta differenza: «Se su 22 cantanti ci sono solo 5 donne il fatto può avere solo due spiegazioni: o le donne cantano peggio degli uomini… o qualcuno ne è convinto». E c’è spazio anche per altri ruoli al di fuori dello showbiz: «I rettori universitari in Italia sono 83, solo 7 sono donne. Significa che le donne non sanno fare il rettore? Il consiglio superiore della magistratura ha 24 membri, solo 4 sono donne. Significa che le donne non sanno fare i giudici?».

Donna funzionale al sistema misogino

Poi la chiusa finale: «Viviamo in un Paese che sottovaluta le donne o nega il merito alle donne. E quando si tratta di scegliere si prende l’uomo se è capace e la donne se è eccezionale. Se vuoi far reggere un sistema misogino in eterno, infila una donna in ogni selezione. Sarà lei a difendere il sistema, dicendo alle altre Io ci sono e sono brava, quindi forse siete voi che non ci avete provato abbastanza. Cara Levante, oggi quella donna funzionale sei stata tu».

(foto di copertina: da pagine Facebook ufficiali di Michela Murgia e Levante)