Il Tar del Lazio annulla multe ad Apple ed Amazon di 114 e 58 milioni di euro

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Il tribunale amministrativo si è limitato ad applicare la legge: dalla denuncia alla notifica alle aziende era passato troppo tempo

Anche quando parliamo di nuove tecnologie, di Big Tech e di over the top, il problema resta sempre analogico: i tempi mastodontici della giustizia italiana. Così, un procedimento sanzionatorio dell’Agcm che aveva previsto delle multe contro Apple e Amazon davvero importanti per l’esborso è stato annullato dal Tar del Lazio che ha riscontrato alcune irregolarità procedurali nell’iter giudiziario che ha riguardato le due aziende Big Tech.



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Multe Apple ed Amazon annullate dal Tar del Lazio

Era successo tutto nel 2019. A quell’altezza cronologica, un’azienda che vendeva su Amazon prodotti a marchio Apple – la Digitech – si era vista sottrarre dalla nota piattaforma di e-commerce i suoi annunci. Questo in virtù di un accordo, firmato a ottobre dell’anno precedente, dalle due multinazionali: Apple e Amazon avevano concluso una trattativa in virtù della quale soltanto Apple avrebbe potuto vendere prodotti Apple nella maxi vetrina di Amazon. Tutti gli altri rivenditori, evidentemente, erano stati estromessi. L’accordo aveva una sua ratio che, però, è stata interpretata sin dall’inizio in maniera estensiva: l’obiettivo era quello di combattere la pirateria e la contraffazione, ma così facendo Amazon escludeva dal suo marketplace anche quelle aziende che erano autorizzate a rivendere prodotti originali a marchio Apple.



A quel punto, però, partiva la trafila giudiziaria: Digitech segnalava la cosa all’autorità garante della concorrenza e del mercato. Tuttavia, alle due multinazionali, la notifica dell’avvio del procedimento era stata recapitata soltanto 17 mesi dopo, ben oltre i 360 giorni previsti dalla legge. Un ritardo imperdonabile, che ha vanificato tutto il resto. Agcm aveva sanzionato Apple e Amazon rispettivamente con multe da 114 e 58 milioni di euro, ma il Tar del Lazio, con la sua ultima sentenza, ha annullato le sanzioni: l’iter procedurale non era stato rispettato e il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso dei legali di Apple e Amazon che avevano parlato di tardivo avvio del procedimento e irragionevolezza dei termini di difesa. Nulla da fare per le multe da pagare. Resta il fatto che l’autorità garante della concorrenza ha stabilito che l’accordo firmato nel 2018 tra le due multinazionali poteva essere considerato anti-concorrenziale.