Movimento 5 Stelle e l’accordo con il partito di Vladimir Putin

09/03/2017 di Andrea Mollica

Il Movimento 5 Stelle potrebbe presto stringere un’intesa di collaborazione con Russia Unita, il partito di Vladimir Putin che ha la netta maggioranza alla Duma. Lo rivela un articolo della Stampa di Jacopo Iacoboni, in cui sono riprese le dichiarazioni di Sergei Zheleznyak. Il vicepresidente del Parlamento di Mosca, tra i leader di Russia Unita, evidenzia a Sputnik come da tempo sia in corso una trattativa tra M5S e il partito di Putin per stringere un accordo simile all’intesa di collaborazione siglata con la Lega Nord di Matteo Salvini.

Abbiamo familiarità con i 5 Stelle, ed è in corso un dialogo attivo con i loro rappresentanti. Ma la firma dell’accordo tra noi sarà possibile solo nel momento in cui loro saranno pronti. Noi lo siamo

Sergei Zheleznyak evidenzia come Russia Unita sia aperta a collaborare con ogni formazione italiana, e come ora attenda solo il Sì del Movimento 5 Stelle. Come spiega Iacoboni, ci son già stati colloqui tra i parlamentari M5S ed esponenti di Russia Unita, per fissare i limiti di un’intesa simile a quelle già siglate con molte formazioni euroscettiche. Russia Unita propone ai partiti europei un patto di collaborazione che prevede l’organizzazione di eventi e seminari comuni, in particolare per quanto riguarda le sezioni giovanili, in base alla condivisione di alcuni punti fermi. Il più importante è l’impegno per la fine delle sanzioni economiche adottate dall’UE prima e poi dalla Russia dopo l’invasione della Crimea e lo scoppio della guerra in Ucraina orientale. Gli altri punti principali del patto di collaborazione sono la lotta al terrorismo e la difesa dei valori cristiani. Il M5S si è schierato contro le sanzioni alla Russia, ma l’aggressiva politica estera russa così come l’enfasi posta sul tradizionalismo culturale sembrano mettere ancora a disagio i 5 Stelle. Probabilmente è questo il motivo per cui Zheleznyak ha rimarcato come Russia Unita sia pronta ma la formazione di Grillo ancora no. Da tempo i 5 Stelle si sono spostati su posizioni più conservatrici rispetto alla fase iniziale del Movimento, ma all’interno del M5S sono numerosi gli esponenti che sono contrari a questa linea impressa da Grillo e Casaleggio per intercettare maggiormente la crescente opposizione al PD di Renzi. Russia Unita ha siglato patti di cooperazione con formazioni chiaramente euroscettiche e definibili come di destra nazionalista: la stessa Lega Nord, il Front National, i liberali austriaci della FPÖ. M5S non è incasellabile in una simile maniera, e ciò probabilmente spiega i possibili dubbi pentastellati sul firmare un simile accordo. Vladimir Putin è probabilmente il leader internazionale più popolare nell’elettorato conservatore, ma schierarsi con Russia Unita sul fronte euroscettico e nazionalista potrebbe pregiudicare il diffuso consenso verso il M5S che proviene da ambienti progressisti. Iacoboni rimarca a fine pezzo come Alessandro Di Battista abbia preferito non rispondere alla domanda sulla conferma o la smentita dell’annuncio di Zheleznyak.

Foto copertina: Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire

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