L’allarme morbillo a Bari: 7 contagiati da una bimba non vaccinata, figlia di genitori no vax

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Il caso all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII. La piccola di 10 anni è stata ricoverata per due o tre giorni

Un preoccupante caso pediatrico è scoppiato a Bari. Un’epidemia di morbillo. All’ospedale pediatrico Giovanni XXIII del capoluogo pugliese 7 persone, per lo più bambini, sono state contagiate dalla figlia di due genitori no vax che non era stata vaccinata. La piccola, di 10 anni, è stata ricoverata nel nosocomio per due o tre giorni. In quel lasso di tempo ha probabilmente trasmesso la malattia ad altri tre bimbi del reparto, al fratello, a un cuginetto, ad una madre in visita e ad una guardia giurata. Tutte persone non immunizzate. Tra i sette contagiati anche un bimbo di appena 11 mesi, troppo giovane per essere vaccinato, visto che il calendario della prevenzione indica tra i 13 e i 15 mesi. La bambina di 10 anni è entrata in ospedale il 20 ottobre, la diagnosi definitiva è arrivata il 30 ottobre e solo il 6 novembre è stata notificata al dipartimento di prevenzione.



Bari, epidemia di morbillo: 7 persone contagiate da una bimba non vaccinata

Sul caso è intervenuta ovviamente anche la ministra della Salute Giulia Grillo. «È la conferma – ha detto sull’epidemia di morbillo – che l’Italia ha ancora molto da fare per riuscire a eliminare la patologia. Stiamo preparando un piano per la sua eliminazione e contro la rosolia congenita, non aggiornato dal 2011». Intanto il dipartimento di prevenzione della Asl barese ha ricostruito il circuito di persone esposte al contagio di morbillo ed è scattato un piano di vaccinazione. Gli esperti precisano che non c’è nessun allarme in Puglia ma è probabile che il bilancio dei contagiati in queste ore o giorni crescerà. Il morbillo è infatti una malattia ad alto tasso d’attacco, più dell’influenza, e ha dieci giorni di incubazione. Le conseguenze possono essere gravi, anche letali.

«Questa – ha scritto su Facebook il virologo Roberto Burioniè l’ennesima dimostrazione di quanto siano irresponsabili i genitori che, in nome di superstizioni senza senso, si rifiutano di vaccinare i figli esponendo a gravi rischi sia i loro figli, sia i figli degli altri». E ancora: «I malati di morbillo sono infettivi anche nei due giorni che precedono l’insorgere dei sintomi, quindi è impossibile isolarli perché sono in quei due giorni apparentemente sani. L’unica difesa è il vaccino, che impedisce la circolazione del virus». «Non vaccinare i propri figli credendo a superstizioni senza senso è un comportamento irresponsabile».



(Foto di copertina da archivio Ansa: una bambina che viene vaccinata in un ambulatorio della Asl di Napoli. Credit immagine: ANSA / CIRO FUSCO)