L’attacco ai calciatori del Montespaccato: «I mafiosi siete voi e Roberto Spada è un santo»

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I cori nel match della Coppa Italia di Eccellenza

Match di Coppa Italia di Eccellenza. La squadra Montespaccato Savoia disputa la partita sul campo del Villalba. A un certo punto, dalle tribune si è alzato un coro: «I mafiosi siete voi, Roberto Spada è un santo». Per capire il perché si sia arrivati a inneggiare apertamente a un uomo che, nel settembre del 2019, è stato condannato all’ergastolo per associazione a delinquere di stampo mafioso nel processo di primo grado, occorre ripercorrere a ritroso la storia del Montespaccato.



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Roberto Spada è un santo, il coro shock durante una partita di Coppa Eccellenza

La squadra è stata sequestrata al Clan Gambacurta, ma è rinata con la gestione dell’Asilo Savoia, che gestisce la palestra della legalità a Ostia, un bene che è stato confiscato proprio alle associazioni a delinquere. Un progetto di natura sociale che, tuttavia, è stato bersaglio di cori diffamatori nel corso della partita di calcio. La società, oltre a denunciare l’episodio, ha chiesto che il Villalba si dissociasse pubblicamente da questa presa di posizione di alcuni tifosi presenti allo stadio.



La storia del Montespaccato e i cori da stadio

Proprio nella giornata di ieri, a Roma si è svolta la passeggiata della legalità, un evento che ha voluto ricordare l’abbattimento delle case abusive dei Casamonica avvenuto proprio un anno fa. In quella circostanza, diversi esponenti dell’amministrazione capitolina hanno esteso la propria solidarietà alla squadra del Montespaccato Savoia.

Incredibile che nei campi di periferia, dove il calcio si mescola a tante altre storie (e non sempre queste ultime sono positive), si possa inneggiare così apertamente a figure per le quali la giustizia sta facendo il suo corso, dimostrando – come nel caso di Roberto Spada e del suo processo di primo grado – l’illegalità dei comportamenti e delle azioni messe in atto. Per alcuni, a quanto pare, resta un «santo». Mentre, nel mondo a rovescio in cui ci tocca vivere, chi cerca di far ripartire realtà un tempo legate a un sostrato criminoso, viene accusato di essere mafioso.