Rt sopra 1 in sei regioni per focolai «perlopiù importati dall’estero» ma «criticità bassa»

Categorie: Attualità

Il monitoraggio coronavirus dell'ultima settimana chiarisce che, seppure il valore Rt di contagio sia salito, la criticità rimanga bassa

Il monitoraggio settimanale restituisce un indice di contagio nazionale medio che si attesta a 1,01 con sei regioni che hanno valicato la soglia segnata come preoccupante poiché significa che ogni persona che contrae il coronavirus lo trasmette a più di un individuo per volta. La situazione rimane comunque stabile, secondo l’Iss, e Giovanni Rezza – direttore del Dipartimento di Malattie Infettive del ministero della Salute – ha sottolineato che il valore è salito «per focolai dovuti per lo più a casi importati dall’estero». La raccomandazione – così come nelle scorse settimane – rimane sempre la stessa: «È necessario continuare a mantenere i comportamenti ispirati alla prudenza».



LEGGI ANCHE >>> Cosa c’è di positivo e cosa c’è di negativo nei dati sul coronavirus del 17 luglio

Monitoraggio coronavirus Iss 6-12 luglio

Per quanto riguarda il monitoraggio dell’Iss e del ministero della Salute relativo alla settimana del 6 – 12 luglio, in Italia si registra un lieve aumento dei casi di coronavirus dovuto a tutta quella serie di focolai che stiamo registrando. Tuttavia, rassicura l’Iss, in Italia il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione resta «a bassa criticità».



Occorre «mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate»

Come già ribadito in passato, per far sì che la situazione rimanga questa occorre «continuare a mantenere i comportamenti ispirati alla prudenza. Da parte sua la sanità pubblica deve intervenire rapidamente per individuare eventuali focolai e metterli sotto controllo rapidamente». Gli esperti, leggendo i dati, «confermano l’opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate dalle Regioni e province autonome». Le persone devono rimanere pienamente consapevoli rispetto alla «fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico».