Cile, dopo la morte de la Mimo, la protesta della cantante Mon Laferte

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Si è presentata ai Grammy dell'America Latina con un messaggio scritto sul petto

In questi ultimi giorni, si sta parlando di una morte sospetta in Cile. Ovvero, quella dell’attrice Daniela Carrasco, la Mimo, trovata appesa a un albero il 20 ottobre scorso. La sua morte sarebbe ricollegabile alle proteste che stanno attraversando il Paese latino e che vanno avanti da diverso tempo, causando anche 22 morti e oltre 2000 feriti. L’esito dell’autopsia sul corpo della ragazza di 36 anni, una sorta di simbolo delle proteste in Cile, escluderebbe l’ipotesi del suicidio, una delle prime che era circolata per giustificarne la morte, ma aprirebbe allo scenario di un decesso in seguito a violenza. Anche la cantante Mon Laferte ha voluto esprimere la sua solidarietà rispetto a quanto accaduto.



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Mon Laferte protesta contro la repressione in Cile

Nel Paese sudamericano, la popolazione è scesa in piazza contro le misure adottate dal presidente Sebastián Piñera, artefice di una serie di provvedimenti che hanno peggiorato le condizioni di vita del Paese. Rincari, limitazioni ai diritti sociali e altre forme di restrizione hanno portato il popolo cileno in piazza. Una protesta di cui si parla poco a livello internazionale, ma che è molto sentita in patria.



Anche una personalità internazionale del mondo dello spettacolo, come la cantante Mon Laferte appunto, ha voluto manifestare la propria vicinanza ai suoi connazionali. Sul red carpet della manifestazione corrispondente ai Grammy dell’America Latina, Mon Laferte si è sfilata il soprabito e si è mostrata nuda, con una scritta sul petto. Un messaggio fortissimo di denuncia rispetto a quanto sta accadendo in Cile: «En Chile torturan, violan y matan» – si legge sul suo corpo, in una forma di protesta che ha unito il significato politico a quello artistico.

I versi recitati da Mon Laferte

La cantante ha poi ritirato il premio che le è stato conferito – quello per il miglior album di musica alternativa, grazie al suo ‘Norma’ del 2018 – e ha voluto lanciare il proprio messaggio di denuncia anche dal palco dei Grammy sudamericani. Ha recitato, nello specifico, dei versi di una sua compagna e collega, La Chinganera:



Chile me dueles por dentro
Y me sangras por cada vena
Me pesa cada cadena
Que te aprisiona hasta el centro
Chile afuera, Chile adentro
Chile al son de la injusticia
La bota de la milicia
La bala del que no escucha
No detendrá nuestra lucha
Hasta que se haga justicia

«Il Cile mi fa male dentro/ E mi sanguina per ogni vena/ Pesa ogni catena/ Questo ti imprigiona al centro/ Cile fuori, Cile dentro/ Il Cile al suono dell’ingiustizia/ Lo stivale della milizia/ Il proiettile di chi non ascolta/ Non fermeremo la nostra lotta/ Fino a quando la giustizia non sarà fatta».