Giornalista avverte il Missouri di una grave vulnerabilità di un sito governativo e lo Stato gli fa causa

Categorie: Cyber security
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Josh Renaud del St. Louis Post-Dispatch ha individuato una grave vulnerabilità nella custodia dei dati di 100 mila insegnanti e, invece di ringraziarlo, il governatore vuole fargli causa

Un giornalista ha reso noto che i dati degli insegnanti in Missouri erano esposti, col rischio di data breach. Ci si aspetterebbe un riconoscimento per una persone che, un po’ come fanno i white hat – ovvero gli hacker buoni -, ha aiutato lo Stato a individuare una falla nel sistema. Al contrario, il governatore del Missouri Mike Parson ha affermato di voler fare causa al professionista bollandolo come giornalista hacker.



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Il governatore del Missouri parla di giornalista hacker

La vicenda: Josh Renaud del St. Louis Post-Dispatch ha scoperto che 100 mila numeri di previdenza sociale di insegnanti, amministratori e altri funzionari sono stati lasciati esposti sul sito web del Missouri Department of Elementary and Secondary Education. In sostanza, i dati personali erano incorporati nel codice sorgente HTML del sito web. Un docente di cybersicurezza dell’Università del Missouri-St. Louis ha confermato la questione, definendo il grave errore «sbalorditivio».



Dopo aver rivelato la falla di sistema al governo, il giornale ha lasciato il tempo al governo di porre rimedio rendendo poi noto quanto era successo pubblicando un pezzo in merito. Tutto è bene quel che finisce bene, ma non per il giornalista. Invece di ringraziare il giornalista per il suo lavoro, Parson ha annunciato l’azione legale contro di lui per aver violato il sistema web statale accusandoli, di fatti, di aver agito come hacker visualizzando e scaricando «i registri di almeno tre educatori».

L’accusa che il governatore porterà in tribunale è la seguente: «Un hacker è qualcuno che ottiene un accesso non autorizzato a informazioni o contenuti. Questo individuo non aveva il permesso di fare ciò che ha fatto. Non avevano alcuna autorizzazione per convertire e decodificare il codice».



I social difendono il giornalista

Poco dopo la conferenza stampa su Twitter molti esperti informatici hanno sottolineato che non si è trattato di hacking ma della semplice segnalazione del fatto che lo Stato non è in grado di costruire siti web che contengano dati personali.

Molti altri esperti si sono esposti pubblicamente per difendere Josh Renaud e il suo lavoro inquadrando Parson, di fatti, come persona non esperta di cyber security che dovrebbe fare affidamento sui dipartimenti IT del governo. Contattati da Gizmondo, né i servizi informatici del Missouri né l’ufficio del governatore hanno ancora risposto in merito alla questione.