Sui Minibot il fuoco incrociato dei due vicepremier contro Tria, ma l’obiettivo è Conte

La bocciatura dei minibot da parte del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, ha unito le due anime alla guida del governo. Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono ritrovati sulla stessa lunghezza d’onda nel criticare il capo del Tesoro per le sue perplessità sulla soluzione avanzata dal presidente della Commissione Bilancio alla Camera, Claudio Borghi, per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese creando dei titoli di Stato di piccolo taglio.

Su questo tema anche Giuseppe Conte aveva messo un freno e ora, secondo quanto racconta Il Corriere della Sera, da Palazzo Chigi sembra che gli attacchi congiunti Lega-Movimento 5 Stelle siano una ritorsione dialettica nei confronti della conferenza stampa del premier di mercoledì scorso, durante la quale si era chiesto ai gialli e ai verdi di mettere un freno alle polemiche che hanno bloccato l’iter dell’esecutivo.

Sui minibot Salvini e Di Maio si uniscono contro Tria (e Conte)

Come riporta Il Corriere della Sera, Palazzo Chigi è molto preoccupato e il malumore del premier Giuseppe Conte sulla questione minibot va oltre la mera polemica che si è instaurata tra Lega, Movimento 5 Stelle e Giovanni Tria. Il presidente del Consiglio, secondo fonti interne, ritiene che si stia attaccando il ministro dell’Economia e delle Finanze, ma in realtà il vero obiettivo di questo fuoco incrociato sia proprio lui che, solamente due giorni fa, aveva espresso perplessità e criticità su questo provvedimento. Insomma, il classico dei ‘parlare a nuora affinché suocera intenda’.

Da sintesi a obiettivo

La prossima settimana è stato convocato un vertice a tre tra Conte, Salvini e Di Maio e sicuramente sarà affrontato anche questo tema dei minibot. Dopo l’appello lanciato in conferenza stampa, la maggioranza, dunque, sembra aver fatto quadrato e ritrovato una nuova unità. Peccato che per far questo abbia dovuto scegliere un nuovo ‘nemico’, anzi due, contro cui aizzare nuove polemiche. E ora il premier sembra essere finito nel mirino. In fondo aveva detto di essere la sintesi tra Lega e Movimento 5 Stelle.

(foto di copertina: ANSA/FILIPPO ATTILI/US PALAZZO CHIGI )

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