Le minacce al giornalista di Lobby Nera dopo la consegna della valigetta senza soldi

Non appena scoperta la sua identità, il Barone nero non ha esitato a minacciare apertamente il giornalista di Fanpage che ha lavorato sotto copertura per il servizio Lobby Nera

08/10/2021 di Ilaria Roncone

La seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage Lobby Nera è andata in onda ieri sera. Gli animi si sono scaldati più di una volta durante una puntata in cui, fondamentalmente, gli ospiti che prendevano le parti di Giorgia Meloni sostenevano che quello di Fanpage e Piazzapulita non fosse giornalismo. Oggi la redazione ha reso noto cosa è accaduto dopo l’atto che ha svelato l’identità del giornalista sotto copertura, la consegna della valigetta riempita non con denaro contante per finanziare i partiti protagonisti dell’indagine ma con libri sull’Olocausto e sulla Costituzione. Sono stati pubblicati gli screen delle minacce al giornalista Fanpage da parte di Jonghi Lavarini.

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Gli screen delle minacce al giornalista Fanpage

Sicuramente non ha reagito bene, Roberto Jonghi Lavarini, dopo essersi reso conto del contenuto della valigetta. Il Barone nero – protagonista anche del primo episodio dell’inchiesta con protagonista il partito di Giorgia Meloni – non si è risparmiato, come segnala Fanpage stessa: «Devi lasciare Milano», «Emetto la mia sentenza», «Ti vengo a cercare»: questi alcuni degli stralci di conversazione visibili negli screen pubblicati.

«Prima di emettere una mia sentenza e avviso pubblico nei tuoi confronti (ma poi devi lasciare Milano), attendo spiegazioni, di qualunque genere. Entro oggi», scriveva al giornalista di Fanpage, minacciandolo apertamente. «I vostri uomini attori sono stati a loro volta pedinati e filmati, come la targa del tuo amico», dice Barone Nero riferendosi ai colleghi del giornalista sotto copertura.

La conferma di dove finisce il denaro

Tra le accuse di spionaggio politico e le minacce, Lavarini conferma anche che quanto ripreso di nascosto – la questione del sistema delle richieste di finanziamento illecito e in nero per i partiti – è vera: «Ho bloccato sei iniziative su nove e ora mi toccherà pagare personalmente le altre promesse», afferma con amarezza.

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