Meta è stato sanzionato dalla Russia per non aver rimosso la “propaganda LGBT”

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La Russia ha deciso di multare Meta perché non ha assecondato la legge del 2013 che vieta la «promozione di relazioni sessuali non tradizionali ai minori»

Meta e propaganda LGBT: questo è il tema al centro della multa da 4 milioni di rubli che la società che possiede Instagram e Facebook si è vista fare dalla Russia in seguito alla scelta di non rimuovere quei contenuto che vengono etichettati come “propaganda LGBT” in seguito a una legge del 2013. Come abbiamo visto nel tempo, la maggior parte delle big tech si è vista multare dallo stato guidato da Vladimir Putin in questo ambito. La legge in questione è stata più volte definita, nel corso del tempo, bigotta dai paesi occidentali che – però – non hanno più potuto procedere a prescindere dalla questione (o lo hanno fatto accettando le multe e i tanti procedimenti in tal senso).



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Meta e propaganda LGBT: la multa di 4 milioni di rubli

La notizia arriva, come riporta Reuters, dall’agenzia stampa Interfax (non governativa e con sede a Mosca) che ha precisato la cifra della sanzione: 4 milioni di rubli, ovvero circa 54 mila euro, per non aver provveduto a cancellare i messaggi che contenevano propaganda a favore di quello che viene definito lo stile di vita delle persone LGBTQIA+. Entrando nel merito della questione, quello che vieta la legge del 2013 è la «promozione di relazioni sessuali non tradizionali ai minori».



In che cosa si è tradotto questo, nel corso degli anni, oltre alle multe per le big tech occidentali? In scelte come quella presa recentemente da EA Games: la società statunitense attiva nel settore dei videogames ha scelto di non rilasciare la sua ultima espansione (The Sims 4 Il Mio Matrimonio Game Pack) in Russia per non dover scendere a patti con la legge. Per uscire in Russia, infatti, il gioco – che mette al centro anche nel suo trailer la narrazione LGBTQIA+ del matrimonio – avrebbe dovuto essere censurato massicciamente.

Meta, per ora, non ha risposto a Reuters quando è stato loro richiesto un commento sulla questione.