Mentana dice nel TG che lo stato deve decidere se il vaccino sarà obbligatorio o no

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Le parole del direttore sono state riprese sui social network

Nel corso del TG La7, il direttore Enrico Mentana sul vaccino anti-coronavirus ha espresso una opinione personale molto forte. Contestualizzando la notizia delle dosi che sarebbero ormai pronte entro dicembre e parlando della conferenza stampa del commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della quale quest’ultimo ha escluso che il vaccino anti-coronavirus potesse essere obbligatorio per i cittadini italiani, ha parlato del suo pensiero sul tema.



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Mentana sul vaccino: «Il governo deve decidere se renderlo obbligatorio»

«Forse dovrebbe essere lo stato, il governo o il parlamento a decidere se la vaccinazione deve essere obbligatoria oppure no – ha detto Mentana -. Noi apparteniamo a quella generazione dello zuccherino e della puntura sul braccio per quelle vaccinazioni che ci hanno salvaguardato e ci salvaguarderanno per sempre da alcune malattie importanti e propendiamo per l’obbligatorietà o perlomeno da uno spettro di vaccinazione talmente ampio da garantire a tutti l’immunità di gregge».



La posizione di Enrico Mentana, come detto, risulta essere esposta a titolo personale. Non è di certo la prima volta che il direttore del Tg La7 aggiunge – alle notizie che la sua testata offre ai telespettatori – la propria opinione personale. Anzi, proprio questo è un elemento stilistico molto importante della sua conduzione, quello che – tra le altre cose – calamita maggiormente il pubblico.

In questi minuti, subito dopo la messa in onda del Tg La7, tuttavia sui social network si è scatenato un vero e proprio dibattito intorno a queste dichiarazioni del giornalista. Il tema del vaccino, sebbene l’epidemia di coronavirus sia terribile e sotto gli occhi di tutti, riesce ancora a dividere il popolo dei social network. C’è davvero un’ampia fetta di utenti che sta fortemente criticando le dichiarazioni di Enrico Mentana e del resto non la scopriamo solo oggi: già all’epoca della famosa legge Lorenzin del 2017, che ha introdotto 10 vaccinazioni obbligatorie, il dibattito aveva dei toni molto aspri e in quella circostanza abbiamo scoperto la forza (soprattutto sui social network) dei movimenti cosiddetti no-vax.



Mentana sul vaccino, ma la disponibilità è limitata

Dopo le dichiarazioni di Mentana, questa parte di utenza sembra essersi risvegliata. C’è da dire che la considerazione del direttore del Tg La7, in questo momento, non può trovare riscontro nell’attuale e prossima disponibilità del vaccino anti-coronavirus. Le prime dosi, che saranno somministrate entro la primavera, dovrebbero coprire 1,7 milioni di persone in Italia (una percentuale irrisoria rispetto alla popolazione nazionale) e sarà molto difficile ottenere un numero di dosi superiore entro pochi mesi. Il processo, certo, è partito ma si annuncia complicato. Può il governo o il parlamento legiferare sull’obbligo vaccinale se la disponibilità del vaccino stesso sarà limitata?