La lettera di minacce a Mentana (e altri giornalisti) firmata con una svastica

La firma posta in calce a quella lettera sintetizza già i suoi contenuti. Una svastica preceduta dal vecchio motto fascista «Boia chi molla». Il destinatario di queste minacce è il direttore del Tg di La7 e di Open Enrico Mentana, che ha pubblicato sui propri canali social la foto della missiva ricevuta nella mattinata di mercoledì. Nel testo si leggono intimidazioni non solo a lui, ma anche ad altri giornalisti colpevoli di parlare male di un governo «eletto dal popolo».

«La tua enfasi che ti fa venire la bava contro chi è stato eletto dal popolo è vomitevole – si legge nell’incipit della lettera minatoria inviata a Enrico Mentana -. La Tv7 di quel maiale di Cairo è un ricettacolo di comunisti. Siete degli sfascisti che sperano che si affondi come hanno fatto i vostri padri assassinando molti soldati italiani in Africa ‘Acqua non e non benzina, pietre e non pane’ per non parlare di via Rasella».

 

 

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La lettera di minacce a Mentana e altri giornalisti

Il flusso di coscienza, con evidenti limiti grammaticali nel concordare le frasi e nelle citazioni, è stato pubblicato dallo stesso Mentana sui propri canali social. Ma il direttore del Tg di La7 non è l’unico bersaglio di queste minacce. «Vogliamo parlare di Gruber, Fanuele ecc. Puttane da casino di 2^ categoria (30 euro) – si legge ancora nella lettera prima dell’avvertimento -. Vi seguiamo tutti i giorni siamo impegnati all’estero avvertire i vari Giannini, Floris, Formigli, Damilano (anche se nel testo è scritto staccato, ‘Da Milano’, ndr). La crema dei leccaculo».

«Sappiamo tutto di voi. Punirvi è un dovere»

Alla fine, prima del «Boia chi molla» seguito dal simbolo della svastica, si arriva alla vera e propria minaccia nei confronti di Mentana e degli altri giornalisti che spesso partecipano ai talk politici di La7: «Presto vi puniremo. Sappiamo tutto di voi. Siete solo dei vili senza palle. Punirvi è un dovere».

(foto da profilo Instagram di Enrico Mentana)

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