Mediolanum: Berlusconi porta la Banca d’Italia in tribunale

Silvio Berlusconi porta la Banca d’Italia in tribunale. Andrea Di Porto, Luigi Medugno e Andrea Saccucci, legali del Cavaliere, hanno presentato una notifica dell’atto d’impugnazione del provvedimento della Banca d’Italia dello scorso ottobre sulla partecipazione in Mediolanum «nel suo interesse e a tutela della sua posizione di socio di Fininvest». Il provvedimento disponeva la vendita della quota detenuta nel gruppo bancario-assicurativo guidato da Ennio Doris oltre il 9,9 per cento.

Berlusconi porta la Banca d'Italia in tribunale
MASSIMO VIEGI / LAPRESSE

LA DECISIONE DI IVASS E BANKITALIA – Bankitalia e Ivass avevano preso questa decisione il 7 ottobre 2014 dopo la perdita da parte di Berlusconi, in seguito alla condanna definitiva per i diritti Mediaset, dei diritti di onorabilità da parte di Silvio Berlusconi. In precedenza, ricorda il Corriere della Sera, risultava che Fininvest fosse al lavoro sul trust per sistemare il 20 per cento di Mediolanum da alienare come chiesto dall’autorità. La holding aveva comunicato di aver dato mandato all’amministratore delegato di Fininvest, Pasquale Cannatelli, di discutere con Bankitalia sulle caratteristiche che avrebbe dovuto avere il trust. I termini erano di tre mesi dall’arrivo del provvedimento, il 9 ottobre, per procedere alla cessione a terzi entro i successivi 30 mesi.

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CHI DETIENE MEDIOLANUM – Fininvest aveva già chiarito lo scorso ottobre che con la sospensione dei diritti di voto sul 20 per cento era venuta meno l’efficacia del patto di sindacato su Mediolanum. Fininvest ha il 30,15 per cento di Mediolanum, dopo averne collocato sul mercato un pacchetto del 5,61 per cento nel dicembre del 2013. Ennio Doris ha con la moglie Lina Tombolato il 36,5 per cento, mentre la quota della famiglia assieme a quelle dei figli supera il 40 per cento.

 

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