Su Rai1: «Falcone e Borsellino non hanno partecipato al Maxiprocesso perché già morti». Ma non è così | VIDEO
23/05/2019 di Enzo Boldi
Il 23 maggio, da quel triste 1992, è rimasto alla storia come il giorno della prevaricazione della Mafia su tutti quegli uomini che – attraverso mille ostacoli e un lavoro di indagini accurate e approfondite – hanno dedicato la loro vita allo Stato per sconfiggere la criminalità organizzata. È in quel giorno di 27 anni fa che il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre membri della sua scorta – Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro – vennero uccisi da una bomba piazzata in autostrada, all’altezza dello svincolo per Capaci. Oggi a Palermo si è celebrata la loro memoria e Rai 1 ha mandato in onda la diretta degli incontri nell’Aula Bunker del carcere dell’Ucciardone dove è stato celebrato il Maxiprocesso alla Mafia. Una diretta condita, però, da un grave errore.
Il conduttore Franco Di Mare, infatti, ha detto che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino «due eccezionali servitori dello Stato, vennero uccisi prima che si celebrasse questo processo, in due stragi che sono passate, purtroppo, anche loro alla storia: quella di Capaci e quella di via d’Amelio». Il giornalista ha citato quel Maxiprocesso alla Mafia, specificando che i due giudici siciliani non vi avessero preso parte perché già morti, ma la storia racconta una cosa ben diversa. Il Maxiprocesso a Cosa Nostra iniziò il 10 febbraio del 1986 e si concluse (con la sentenza della corte di Cassazione) il 30 gennaio del 1992.
Rai 1 sbaglia su Falcone, Borsellino e il Maxiprocesso alla Mafia
Le due stragi, quella di Capaci che costò la vita a Giovanni Falcone e quella di via d’Amelio che uccise Paolo Borsellino, risalgono al 23 maggio 1992 e al 19 luglio dello stesso anno. Entrambe dopo la sentenza della corte di Cassazione che mise la parola fine al Maxiprocesso.
Un grave errore della televisione pubblica
Come denuncia il deputato del Partito Democratico e e segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, si è trattato di un grave errore da parte della televisione pubblica. «Il conduttore Franco Di Mare ha detto che Falcone e Borsellino non hanno potuto assistere alla celebrazione del Maxiprocesso alla Mafia perché furono uccisi prima dalle stragi. In realtà ben 5 mesi prima delle bombe di Capaci e Via D’Amelio il Maxiprocesso era arrivato al terzo grado di giudizio, fino alla Cassazione. Come si fa a incappare in un errore del genere? Possibile che nessuno abbia controllato? Possibile che direttori, vice direttori, capiredattori, vice capiredattori, capi struttura, autori non abbiano vigilato sul testo del conduttore?».
(foto di copertina da diretta Rai1)