La sentenza del giudice: non è reato dire a Salvini che non ha mai lavorato

31/01/2016 di Redazione

Dire a Matteo Salvini che è un politico di professione e che non ha mai lavorato non è reato. A stabilirlo è una sentenza del gip di Bergamo Tino Palestra, che ha archiviato una querela del segretario della Lega Nord contro un giornalista del Fatto Quotidiano, Davide Vecchi. Sul giornale diretto da Marco Travaglio scrive oggi Ferruccio Sansa:

Il gip non si scaglia contro la politica. Prende solo atto di un sentire diffuso: “Quanto alla storia del non aver mai lavorato, basta osservare che – nel linguaggio comune – costituisce una frase che si predica del (deprecatissimo!) ‘professionista della politica’ che – magari ‘politicamente’ occupato per 15 ore al giorno – tuttavia non svolge o non ha mai svolto nessuna ‘attività civile'”. Salvini, quindi, politico di professione, che nemmeno brillerebbe per le sue presenze in aula: “Si tratta – aggiunge il gip – innanzitutto di valutare quali siano gli aspetti platealmente menzogneri dell’articolo di Vecchi: e francamente non se ne ritrovano, nella misura in cui l’accusa di “assenteismo” viene collegata alle specifiche affermazioni di un eurodeputato socialista francese (e comunque non trovano una particolare smentita nei report del parlamento europeo)”. Povero Salvini, bocciato su tutta la linea, anche quando si indigna per le accuse sulla gestione della Padania : “L’accusa di aver mandato (economicamente) a catafascio il giornale di partito, tenuto in vita soltanto dai contributi pubblici, riporta a circostanze sotto gli occhi di tutti (e poco importa che si tratti di un destino rivelatosi comune a tutte le altre testate di partito)”. Lo dice il giudice.

(Foto di copertina: ANSA / CLAUDIO PERI)

Share this article