Gli insulti sessisti e razzisti a una ragazza che aveva ‘osato’ contestare Salvini

Siamo quello che mangiamo. Siamo quello che votiamo. L’irrefrenabile ricorso all’insulto libero e incondizionato sui social (e non solo) da parte degli italiani diventa ogni giorno di più il simbolo della deriva del linguaggio politico che non è fatto più di confronti (seppur accesi) motivati e accompagnati da riflessioni e ideali (criticabili o meno). Basta scrivere un commento avverso – ma con tutti i crismi della critica reale e costruttiva – per finire nel mirino di un’orda di tifosi da Colosseo che si scagliano a favore dei leoni e contro i gladiatori. La protagonista della vicenda è una 25enne della provincia di Pavia, vittima del bullismo e degli insulti sessisti e razzisti sui social per aver  ‘osato’ contestare Matteo Salvini.

Il tutto era partito da un commento della giovane Martina Mondini che aveva scritto sotto a un video condiviso sul profilo Facebook del leader della Lega «Prima di parlare di immigrazione, Salvini dovrebbe sciacquarsi la bocca». Lei lavora da tempo, come educatrice, in un centro accoglienza del comune di Stradella, vicino Pavia. Nella sua foto profilo ci sono lei e un ragazzo nigeriano di nome Joe, con cui è fidanzata da tempo. Ed ecco che va in scena la più classica delle derive social a stampo razzista e sessista contro la ragazza.

Insultata e minacciata per aver ‘osato’ contestare Matteo Salvini

Ne riportiamo solo alcuni, screenshottati dalla stessa giovane prima della rimozione fatta da Facebook dopo la sua segnalazione: «Il negretto ti soddisfa, spero», «Invece di parlare di integrazione, controlla quando scade il permesso di soggiorno del tuo compagno, inutile donna», «Vai direttamente in Africa, avrai l’imbarazzo della scelta, dal produttore al consumatore». Poi altri ancora più volgari: «Non credo interessi a qualcuno su questo post che lei si faccia sbattere dai negroni», «Un’altra che si è realizzata per e con il tubo nero integrato in sé». Infine c’è anche chi, con metodi di stampo fascista (chiamiamo le cose con il loro nome) la invita a «sciacquarsi la bocca con l’acido». Solo per aver criticato Matteo Salvini.

I commenti cancellati, ma lo schifo resta

La giovane Martina Mondini ha denunciato l’accaduto e ha fatto cancellare i commenti razzisti e sessisti da Facebook, ma prima ne ha salvati alcuni per mostrare al mondo la situazione insostenibile che si è venuta a creare nel nostro Paese, dove l’insulto libero e violento è stato sdoganato e la matrice di questi pensieri è sempre la stessa. Gli episodi, oramai, sono all’ordine del giorno e sono figli di un pensiero alimentato da un determinato modo di fare politica. Andare a puntare sempre sulla pancia della gente, alla fine, porta a vomitare tutto l’odio possibile. I responsabili di tutto ciò ne siano consapevoli.

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