Mattarella dice che oggi abbiamo bisogno della stessa unità del post dittatura

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Il messaggio del Capo dello Stato in occasione dell'anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine

Il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sostituisce il tradizionale evento commemorativo del 24 marzo, con l’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine a Roma. Dalla morte di 335 civili e militari italiani in una delle più cruenti stragi del nazifascismo sono trascorsi 76 anni e, nonostante il periodo difficile causato dall’emergenza coronavirus, il presidente Mattarella ha voluto in ogni caso ricordare l’evento, attualizzando il sentimento di unità nazionali di cui oggi, come allora, avremo bisogno per superare una fase cruciale della storia d’Italia.



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Mattarella Fosse Ardeatine, il messaggio del presidente della Repubblica

«Quest’anno – ha affermato il presidente della Repubblica –  con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76° anniversario, al mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, i racconti di quella giornata». Ma oltre al tradizionale messaggio sull’importanza storica del ricordo, lo scritto di Mattarella è un vero e proprio richiamo all’unità nazionale, un paragone tra il periodo che dovremo affrontare alla fine dell’emergenza coronavirus e quello che il nostro Paese ha affrontato all’indomani del nazifascismo e della fine della guerra.



Mattarella Fosse ardeatine e l’unità nazionale come dopo la dittatura

Emblematiche, a questo proposito, le parole di Mattarella: «Al termine di quegli anni terribili – ha affermato il Capo dello Stato -, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità».