Il patron del Papeete spacca il centrodestra in Puglia: no alla candidatura di Fitto

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Il leghista Massimo Casanova non vuole che Salvini rispetti la "ripartizione" con Fratelli d'Italia

I round in Emilia-Romagna e Calabria si stanno per concludere, con il triplice fischio elettorale che arriverà alle 23 di domenica prossima (26 gennaio). Ma l’eterno incontro-scontro per le elezioni Regionali è ancora lontano dall’arrivare al gong finale. In primavera (ancora non si conoscono le date) ci saranno molte altre tornate elettorali a livello locale, come accadrà in Puglia. E proprio sul tacco dello stivale arriva una prima incrinatura nella stabilita del Centrodestra. E a mostrare qualche ripensamento è Massimo Casanova, leghista e patron del famoso Papeete di Milano Marittina.



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Non è solo un imprenditore, ma anche un politico. Nelle ultime elezioni europee, infatti, l’esponente della Lega è riuscito a coronare il suo sogno di diventare europarlamentare. Ora, però, le sue dichiarazioni rilasciate in un’intervista a La Repubblica, segnano un punto che rischia di provocare grande malcontento all’interno del Centrodestra. Perché lui vorrebbe che Salvini non rispettasse il patto con Giorgia Meloni sulla distribuzione dei candidati.



Massimo Casanova e la frattura nel centrodestra

In un passo della sua intervista a La Repubblica, infatti, Massimo Casanova spiega: «Con Raffaele Fitto non si vince. Con un uomo della Lega è fatta anche lì, vinciamo facile». L’ex governatore della Regione Puglia è stato indicato da Fratelli d’Italia come il candidato del centrodestra nella stessa regione di cui ha ricoperto il ruolo di presidente dal 2000 al 2005. Manca ancora l’ufficialità, ma questa volta non dovrebbe toccare alla Lega, ma al partito di Giorgia Meloni.

Si perde con Raffaele Fitto

E Massimo Casanova parla anche per ambizioni personali. Proprio nella circoscrizione Sud, infatti, ha ottenuto i voti necessari per la sua elezione al Parlamento Europeo. Un dato che, per lui, rappresenta un valore che non può essere sottovalutato: «Il nome lo sceglie Matteo. Quel che è certo è che col mio o con un altro, battiamo Emiliano. Se si candida Fitto invece perdiamo».



(foto di copertina: da profilo Facebook di Massimo Casanova)