Le tessere del domino in Rai con l’eventuale allontanamento di Orfeo dagli approfondimenti

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Un caso che rischia di diventare politico e che si starebbe concretizzando in queste ore

Un caso che potrebbe trasformarsi da editoriale a politico. Stando a voci sempre più insistenti delle ultime ore, l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuertes avrebbe deciso di rimuovere l’ex direttore del Tg1 Mario Orfeo dal suo attuale ruolo di numero uno degli approfondimenti in Rai. Il tutto alla vigilia della presentazione dei palinsesti, in un momento estremamente cruciale per l’informazione del servizio pubblico che, nei prossimi giorni, potrebbe assumere un volto totalmente nuovo con avvicendamenti e passaggi di mano nella direzione delle testate delle varie reti Rai.



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Mario Orfeo e la possibile rimozione da numero uno degli approfondimenti

Si sarebbe verificato, stando ai rumors che arrivano da Viale Mazzini, un crollo del rapporto di fiducia tra l’amministratore delegato Carlo Fuertes e lo stesso Mario Orfeo: l’amministratore non avrebbe gradito alcune notizie emerse sulla stampa relativamente alle ultime mosse che si stavano verificando in Rai e avrebbe individuato in Orfeo proprio l’ispiratore – come riporta Repubblica – di questa campagna di informazione sulla politica interna ai piani alti di viale Mazzini.



Tuttavia, la rinuncia a Orfeo potrebbe rappresentare un domino, prima ancora che contenutistico, politico. Infatti, Orfeo è una figura che raccoglie il consenso trasversale di Partito Democratico, Italia Viva e centristi moderati. Un tassello fondamentale per gli attuali equilibri del Parlamento riflessi in Rai. Il suo possibile allontanamento porterebbe all’instaurazione di un nuovo equilibrio interno al servizio pubblico (nei vari schemi di sostituzione dei ruoli, si parla anche dell’innesto di Angelo Mellone, in passato vicino alle posizioni politiche di Fratelli d’Italia), che potrebbe andare a riflettere – effettivamente – i nuovi rapporti di forza che emergeranno dalle prossime elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento. Una sorta di antipasto della Rai che verrà.

Il tutto, però, avallato da Carlo Fuortes, amministratore delegato che è espressione dell’attuale maggioranza di governo e che, quindi, avrebbe potuto trovare un allineamento quantomeno ideologico con lo stesso Mario Orfeo. Il rischio è quello di una gestione abbastanza complessa degli equilibri interni al cda della Rai. Bisognerà capire se le voci verranno confermate e se il valzer delle posizioni potrà avere inizio a breve.