Perché si parla della frase «volevo darle una lezione, era infetta» a proposito di Maria Paola Gaglione

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Viene attribuita al fratello nel corso delle sue dichiarazioni alle forze dell'ordine

La frase è stata riportata da diversi articoli di cronaca locale. Stando a quanto si evince, sarebbero state queste le parole pronunciate da Michele Antonio Gaglione, il fratello di Maria Paola Gaglione, ai carabinieri dopo il fermo legato all’incidente in cui ha perso la vita la giovane 22enne di Caivano. «Volevo darle una lezione, non ucciderla. Ma era stata infettata» – credeva di difendersi così il fratello trentenne della vittima, morta in seguito a un incidente in scooter.



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«Maria Paola Gaglione infetta»: le parole che il fratello avrebbe detto ai carabinieri

Quest’ultimo sinistro sarebbe stato causato dal pedinamento troppo ravvicinato da parte del fratello, in auto, che cercava di avvicinarla mentre lei guidava lo scooter insieme al suo compagno trans. Una relazione che non era mai stata accettata dall’uomo, che sarebbe arrivato a causare l’incidente proprio per ‘darle una lezione’. Non è ancora chiaro se Maria Paola Gaglione abbia perso il controllo dello scooter perché l’auto del fratello era troppo vicina a lei o perché il mezzo sia stato addirittura speronato dalla stessa automobile.



In ogni caso, le accuse a carico del fratello di Maria Paola Gaglione sono state in un primo momento di morte come conseguenza di un altro delitto e violenza privata aggravata. Tuttavia, stando alle ultime indicazioni, le accuse sarebbero state trasformate in omicidio preterintenzionale e violenza privata aggravata dall’omofobia.

Una vicenda, appunto, che ha tutto a che vedere con l’omofobia, con il fatto che un uomo non accetti la relazione di una sorella, con l’idea che si ha della comunità Lgbt e che, se dovessero essere confermate le affermazioni fatte da Gaglione ai carabinieri, hanno giocato un ruolo determinante nell’azione commessa tra venerdì e sabato sera.