Quel furto di magliette alla Rinascente di Milano, nei pressi del Duomo, rischia di costare molto caro a Marco Carta. Il cantante, che ha sempre negato la sua responsabilità – accusando l’amica che aveva accompagnato a fare shopping in quella giornata di fine maggio – rischia otto mesi di carcere e una multa da 400 euro. Questa è stata la richiesta fatta questa mattina dal pm Nicola Rossato. Nella giornata di oggi dovrebbe arrivare anche la sentenza.
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Era lo scorso 31 maggio in una calda giornata milanese, quando Marco Carta e la sua amica Fabiana Muscas erano andati a fare shopping alla Rinascente, vicino al Duomo di Milano. Ma quelle che dovevano essere delle normali compere per modificare il proprio armadio, si sono trasformate in ben altro. I vigilantes, guardando le telecamere di sicurezza, si sono accorti di un furto di magliette per un valore di 1200 euro.
Prima di abbandonare il negozio, i due sono stati fermati e dentro la borsa della donna è stato trovato il bottino trafugato: diverse magliette griffate dal valore di 1200 euro. A svelare il tentativo di furto sono stati anche i metal detector piazzati all’uscita della Rinascente. Da quel giorno è stato avviato un processo, anche mediatico, nei confronti dei due. Il cantante, però, ha sempre negato di esser stato il responsabile di questo furto.
Secondo il pm di Milano, Nicola Rossato, però, la versione raccontata da Marco Carta nel corso del dibattimento (nel processo per direttissima) non è attinente alla realtà raccontata dalle immagini delle telecamere e dalle testimonianze dei vigilantes che lavorano alla Rinascente del Duomo. Per questo sono stati chiesti 8 mesi di reclusione e una multa da 400 euro. I legali del cantante sardo hanno chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. La sentenza è prevista per oggi.
(foto di copertina: ANSA/MATTEO BAZZI)