Manovra, ipotesi azzeramento Iva su pane, pasta e latte

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Manovra, azzeramento dell'Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l'infanzia e l'igiene intima femminile

Riduzione o azzeramento per un anno dell’Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile, cioè gli assorbenti. Sono alcune delle delle misure che potrebbero entrare in manovra, secondo quanto emerso dal vertice tra Meloni e i capigruppo di maggioranza. Lo si apprende da fonti di maggioranza. È quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.



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Il tetto per l’aliquota unica applicata ad autonomi e partite Iva salirà dagli attuali 65mila e 85mila euro. È quanto confermato nel corso della riunione sulla manovra a Palazzo Chigi. «Il taglio dell’Iva su pane e latte produrrebbe un risparmio minimo per i consumatori pari a 15,8 euro annui a famiglia», avverte il Codacons, commentando le misure allo studio del Governo. «In base ai dati Istat, una famiglia media spende ogni anno 264,12 euro per il pane e 145,08 euro per latte fresco (intero e parzialmente scremato) e conservato. Questo – analizza l’associazione di consumatori – significa che l’azzeramento dell’Iva sul pane produrrebbe un risparmio medio pari a 10,22 euro annui a nucleo sul pane, e appena 5,6 euro sul latte, per un totale di 15,8 euro». «Intervenire solo sull’Iva su pane e latte è una misura mediatica che non produce reali vantaggi per i consumatori», commenta il presidente Carlo Rienzi. «Se davvero si vuole sostenere la spesa delle famiglie e combattere gli effetti negativi dell’inflazione, l’Iva va tagliata su tutti i generi alimentari e sui beni di prima necessità, intervento che produrrebbe un risparmio medio annuo che varia dai 180 euro per una coppia senza figli agli oltre 300 euro per un nucleo di 5 persone».



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