Com’è andata a finire la protesta di Casapound a Roma

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Alcuni militanti hanno sfilato con le mascherine tricolore nel centro cittadino

Circa un centinaio di persone – tra loro anche esercenti e titolari di esercizi commerciali – hanno sfilato per le strade del centro di Roma. La manifestazione Casapound del 16 maggio è andata avanti così, con militanti e cittadini che, mantenendo la distanza di un metro e in gran parte con mascherine tricolore, hanno sfilato per le strade del centro della Capitale, hanno letto dei comunicati in piazza del Popolo e hanno fatto sentire la propria voce al governo per protestare contro il lockdown e le misure che hanno impedito agli esercenti di svolgere le proprie attività.



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Manifestazione Casapound a Roma il 16 maggio: com’è andata a finire

Il corteo è partito da piazza Santi Apostoli, passando per Fontana di Trevi e per arrivare fino a piazza del Popolo dove c’è stato un momento di ascolto degli interventi. Tuttavia, questa manifestazione sovranista – che ha anticipato di un paio di settimane quella annunciata da Lega e Fratelli d’Italia proprio nella Capitale per il prossimo 2 giugno – è stata interrotta dalle forze dell’ordine.



Come riportato da Sky, sostanzialmente, alcuni militanti si sono visti chiudere il passaggio dall’intervento della polizia: «I partecipanti si tenevano a distanza di sicurezza, mentre ci dirigevamo verso le fermate metro e le automobili, siamo stati chiusi ad imbuto da due ingenti schieramenti di forze dell’ordine che hanno di fatto creato un assembramento – hanno raccontato i militanti del movimento della tartaruga -. Hanno minacciato sanzioni esemplari: più che l’Italia sembrava la Cina».