Le immagini sono arrivate anche negli schermi della Polizia di Stato. Ma prima di essere esaminate dagli inquirenti avevano fatto il giro delle chat di Manduria. La morte del 65enne Antonio Cosimo Stano era soltanto la cronaca di un delitto annunciato. Tutti erano a conoscenza di quello che avveniva nella sua casa, nessuno ha parlato o ha denunciato quei giovani (la maggior parte dei quali minorenni) che – da qualche tempo – facevano irruzione nell’abitazione dell’anziano per riempirlo di percosse.
Alla fine, con ogni probabilità, questi colpi sono stati fatali. L’uomo è morto in ospedale. La cosiddetta Comitiva degli Orfanelli lo aveva preso di mira. La Polizia di Stato, attraverso i propri canali social, ha diffuso alcune immagini – molto forti – di quanto avveniva nella casa di Antonio Cosimo Stano.
Nel video si vede un gruppo di ragazzi entrare nell’abitazione, senza preavviso. Questi sorprendono il proprietario dell’abitazione e lo riempiono di botte. Il tutto viene ripreso con cinismo attraverso uno smartphone e diffuso nelle chat. L’ilarità generale dei ragazzi che mettevano in campo questo tipo di azioni è la cifra di quanto non si rendessero conto di ciò che stavano facendo.
Al momento, sono otto le persone fermate dalla procura. Queste ultime sono ritenute a vario titolo, al momento, gravemente indiziate in concorso dei reati di tortura, danneggiamento, violazione di domicilio e sequestro di persona aggravati, relativamente all’uccisione di Antonio Cosimo Siano avvenuta il 23 aprile scorso.