Mafia Capitale, contatti tra la segretaria di Marino e Buzzi: «Il progetto è piaciuto al sindaco»

Mafia Capitale, Salvatore Buzzi: “Ho un progetto, contattiamo la segretaria di Ignazio Marino“, quella Silvia Decina ringraziata per nome e cognome dal primo cittadino di Roma Capitale durante l’ultima direzione del Partito Democratico; un progetto che proveniva da un’azienda privata, la quale aveva intenzione di riqualificare un campo nomadi vicino al quale voleva aprire un suo maxistore: un’idea che entusiasmò Salvatore Buzzi, che voleva essere della partita, ma aveva bisogno di “scomodare” i piani alti, saltando assessori e giunta, e alcuni consiglieri troppo netti, come il radicale Riccardo Magi: doveva rivolgersi direttamente al sindaco.

Per questo, Buzzi prende contatti direttamente con lo staff personale del sindaco Ignazio Marino. La storia va in pagina sul Messaggero di oggi.

E’ l’estate 2014 e la catena Leroy Merlin vuole aprire un nuovo centro commerciale proprio accanto all’area dove ha sede il campo parzialmente abusivo La Barbuta, promettendo in cambio della riqualificazione dell’area 10 milioni di euro da spendere «per il sociale». Buzzi si mette in moto e arriva rapidamente all’allora segretario del Pd romano, Lionello Cosentino: «Hanno parlato con Erica Battaglia (presidente della commissione politiche sociali ndr) e con Masini (assessore alle periferie) – racconta Buzzi intercettato – Sarebbero disposti a fare un’Ati, la Leroy Marlin, l’impresa costruttrice e la 29 Giugno Eriches per la gestione di questa cosa. Allora ho mandato subito un messaggino a Lionello Cosentino dice ”vieni domani”». Bisogna fare in fretta e saltare i passaggi, aggiunge il capo delle coop: «Allora io ho pensato invece di anda’ dai vari assessori, andiamo direttamente da Lionello e ne parliamo con il Sindaco, questa è roba da Sindaco». L’incontro si fa a stretto giro e, poco dopo, Cosentino e Buzzi sono al telefono per concordare i dettagli. Annotano i Ros: «Cosentino chiedeva: “chi è l’Assessore che si deve muovere per primo?”. Buzzi indicava: “L’Assessore dovrebbe essere Masini con la Cutini”. Buzzi aggiungeva che Erica Battaglia era molto contenta della proposta». Grazie alla corsia di sorpasso, in poco tempo chiama anche la segretaria di Marino, Silvia Decina.

Silvia Decina si interfaccia con il sindaco di Roma che ritiene la proposta della Leroy Merlin piuttosto interessante.

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MAFIA CAPITALE, SILVIA DECINA: “SE PASSA PER GLI ASSESSORATI NON NE USCIAMO VIVI”

Per questo, dice la Decina che parla con Buzzi al telefono, il primo cittadino è pronto a convocare una riunione che sveltisca le procedure.

Decina: «Salvatore ciao, sono Silvia Decina, il Capo segreteria di Ignazio Marino. Senti ti volevo dire questo che Lionello mi ha dato tutta la documentazione per Ignazio sulla questione Leroy Merlin. Adesso Ignazio l’ha vista e sta facendo convocare una riunione di staff per te lo volevo dire intanto»
Buzzi: «Ti ringrazio molto. E’ piaciuta al sindaco?»
Decina: «Molto, moltissimo, appunto proprio tanto, tanto. Però ha chiesto che la seguissimo noi qui direttamente dal Gabinetto, perché se inizia a passare per tutti gli Assessorati non ne usciamo vivi».

C’è un problema sulla strada della Leroy Merlin e di Salvatore Buzzi: è il deputato radicale Riccardo Magi, che agisce per conto suo e blocca il progetto sul nascere.

Mentre la trattativa si stringe, il consigliere radicale Riccardo Magi (oggi presidente di Radicali italiani) convoca una conferenza stampa annunciando che La Barbuta sarà il primo campo rom ”finanziato” da un privato, ovvero da Leroy Merlin. Buzzi va su tutte le furie: l’annuncio rischia di far saltare il progetto di spostare i finanziamenti altrove, su appalti che possano interessare la 29 giugno. Anche Stella è preoccupato.
Mattia Stella (caposegreteria di Marino): «Ma a Magi chi gliel’ha detto?»
Buzzi: «E’ Erica Battaglia, quel coso lì, però se la Cutini oggi fa la conferenza stampa e sposta tutto sui nomadi diventa un problema poi, eh. Riuscite a parlà colla Cutini?»
Dopo poco, Stella fa marci a indietro: «Nessuna novità – scrive a Buzzi – aspettiamo che le acque si calmino».

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