Mafalda, la bambina dei fumetti compie 52 anni e continua a conquistarci con le sue frasi più divertenti

Auguri Mafalda! Il fumetto dedicato alle avventure della bambina più simpatica mai disegnata compie oggi 52 anni e noi vogliamo festeggiarla con le vignette più divertenti che ci ha regalato in questo mezzo secolo di vita.

Mafalda: storia del fumetto

Nata dalla penna di Joaquìn Lavado, un disegnatore argentino conosciuto con il nome d’arte di Quino, Mafalda è ispirata a una bambina di un romanzo di David Viñas, Dar la cara. La sua prima apparizione è nel 1963, in alcune pubblicità di elettrodomestici, ma è il 29 settembre 1964 che fa la sua prima apparizione come striscia nel settimanale Primera Plana. La sua simpatica conquista il mondo nel giro di pochi anni fino a sbarcare, nel 1969, anche in Italia grazie a un’antologia edita da Feltrinelli. Mentre dal 1973 la bimba con i capelli corvino diventerà anche un cartone animato, ve lo ricordate?

Ma cosa rende il suo fumetto così irresistibile? Con la sua chioma nerissima e ribelle, Mafalda ha conquistato fan da tutto il mondo, compresi personaggi famosi come John Lennon o lo scrittore Gabriel García Márquez, grazie al suo atteggiamento riflessivo e ai suoi costanti interrogativi esistenziali e le sue preoccupazioni sul futuro dell’umanità e la pace nel mondo. Non solo, il mondo di Mafalda è ricco di personaggi che portano a galla problematiche e atteggiamenti molto attuali con le quali la protagonista si confronta in ogni vignetta. Dal fratellino anarcoide a Felipe, il migliore amico con cui condivide il suo ostinato idealismo; da Manolito figlio di un commerciante ossessionato dal denaro a Susita, la bellissima bambina con il mito della ricchezza e il disprezzo per la povertà. Le sfumature della vita quotidiana e le diverse visioni del mondo affrontate quotidianamente dalla bimba, rendono le sue avvenute accattivanti anche per un pubblico molto adulto. Ecco alcune delle sue frasi più belle!

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Mafalda: le frasi più divertenti

  • A me il “filo logico” delle cose ha sempre fatto inciampare.
  • A voi non capita mai di sentirvi un po’… indefiniti?
  • Con il fascino potete cavarvela un quarto d’ora. Poi è meglio che sappiate qualcosa.
  • «Cos’ha il mondo, Mafalda?» «È malato». «Malato? E ha la febbre?» «Ha un’infiammazione alle masse».
  • Curioso, chiudi gli occhi e il mondo scompare!
  • Di speciale non ho nulla, ma so rompere le scatole in un modo dolcissimo.
  • E non sarà che a questo mondo c’è sempre più gente e sempre meno persone?
  • E tirar fuori qualche volta l’intelligenza, come le gambe, per sgranchirla?
  • Fermate il mondo… voglio scendere!
  • I miei sogni sono ribelli, non ci vogliono stare nel cassetto.
  • I verbi, signora maestra? Il passato lo hanno riscritto; il presente è una lotteria e il futuro c ce l’hanno fregato.
  • Il cuore ha le sue ragioni e il fegato le conosce tutte.
  • Il guaio della grande famiglia umana è che tutti vogliono essere il padre.
  • Ma perché con tanti mondi più evoluti, io sono dovuta nascere proprio in questo?
  • Ma perché la vita che uno si guadagna deve spenderla a lavorare per guadagnarsi la vita?
  • Non è che non ci sia la bontà: c’è, ma in incognito!
  • Non mi è chiaro se in questa vita sto pagando i debiti di quella precedente o sto versando un anticipo per la prossima.
  • Non voglio avere rimpianti nella vita. Non voglio guardami indietro un giorno e dire: «Avrei potuto mangiarla quella fetta di torta!».
  • Oggi mi sento una pacifista in guerra contro chi non vuole la pace.
  • Perdo parecchie cose senza accorgermene: possibile che non succeda mai che perda anche un paio di chili?
  • Quando ho imparato le risposte, mi cambiano tutte le domande.
  • Volontariato vuol dire che «gli altri» siamo «noi tutti» e che dentro questo «noi tutti» ci sei anche tu. Insomma: che tu sei tutti e tutti siamo te.
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