Il M5S contro la legge antifascista: «È liberticida»

10/07/2017 di Redazione

Il Movimento 5 Stelle contro la legge che introduce il reato di propaganda del regime fascista e nazifascista. È quanto emerge oggi dal confronto sul testo in corso alla Camera. In un parere depositato in commissione i deputati del partito di Beppe Grillo sostengono che «il provvedimento in esame si palesa quale sostanzialmente ‘liberticida’». Dunque, i 5 Stelle bocciano la

LEGGE PER IL REATO DI PROPAGANDA DEL REGIME FASCISTA, M5S CONTRO

Il M5S boccia il testo (una proposta di legge a prima firma Emanuele Fiano, deputato Pd, che sarà oggi in Aula a Montecitorio) perché – si spiega – vengono punite «anche condotte meramente elogiative, o estemporanee che, pur non essendo volte alla riorganizzazione del disciolto partito fascista, siano chiara espressione della retorica di tale regime, o di quello nazionalsocialista tedesco». E invece – sostengono ancora i pentastellati – «la Cassazione ha confermato che l’idoneità lesiva della condotta viene in rilievo solo in quanto realizzata nel corso di pubbliche riunioni o manifestazioni, non anche in un ambito privato e ciò ha correttamente determinato, ad esempio sulla punibilità ‘saluto romano’, pronunciamenti da parte dei giudici di merito con sentenze di senso diverso a seconda dei casi, senza arbitrari automatismi».

Una scelta, quella dei 5 Stelle, che  – c’è da giurarci – farà molto discutere.

«’Liberticida’ era il fascismo non la legge sull’apologia di fascismo. Bisogna dirlo al M5S: era il fascismo liberticida. Almeno la storia!», ha scritto su Twitter il segretario del Pd Matteo Renzi, commentando il parere dato dal M5S alla legge Fiano. Un messaggio scandito dall’ex premier anche su Facebook: «Liberticida era il fascismo, ripetiamolo, fa bene. Perché le parole sono importanti. Si può non conoscere la geografia. Ma non si può ignorare la storia. Non si può riscriverla. Ognuno voti come gli pare. Ma liberticida era il fascismo e sarà bene dirlo ad alta voce tutti insieme».

In risposta, arrivano le parole del deputato del Movimento 5 Stelle Giuseppe Brescia: «L’antifascismo è un valore fondante del nostro Paese – ha scritto su Facebook – Gli attacchi odierni nei nostri confronti che provengono dal Pd sono puramente strumentali. Non permettiamo a nessuno di mettere in discussione principi fondanti della nostra storia e della nostra identità. Respingiamo le ridicole accuse al mittente e teniamo gli occhi ben puntati sulle loro malefatte che continueremo a denunciare con fermezza».

LEGGE PER IL REATO DI PROPAGANDA DEL REGIME FASCISTA, COSA CAMBIA

Fino ad oggi la propaganda fascista e nazifascista viene punita solo con un articolo della legge Scelba del 1952. Con la nuova legge viene dunque introdotto nel codice penale un reato specifico, quello di apologia di fascismo e di propaganda. «Ora – ha spiegato Fiano- si potrà punire l’apologia con la reclusione da 6 mesi a 2 anni con l’aggravante per il web». L’autore della legge ha parlanto anche del parere contrario delle opposizioni. «Immagino che tutto il centrodestra si opporrà alla legge con l’aggiunta dei 5 Stelle: un fatto molto preoccupante», ha dichiarato. «A me rimane per sempre la frase che disse Giacomo Matteotti: qui non si tratta di reati di opinione perché il fascismo non è un’idea, è un crimine». Per il deputato Dem «c’è oggi una sorta di benaltrismo, per cui si dice che i problemi sono la mancanza di lavoro, di pensione, di futuro. E allora perché occuparsi di vecchie cose. Ma è il contrario, perché la crisi economica e la questione dei migranti sono il terreno di coltura per le idee neo fasciste e di estrema destra e razziste».

Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, ha commentato: «È strabiliante notare come proprio alla vigilia della pubblicazione del libro di Renzi ‘L’Italia va avanti’, il Pd alzi la canizza su una pericolosissima minaccia che si aggira per l’Europa. No, non è il terrorismo islamico, non è l’immigrazione. E’ il fascismo. Questo è il modo del Pd di guardare avanti per il futuro dell’Italia, introdurre nel nostro ordinamento i reati d’opinione, anzi, un unico reato d’opinione perché si potrà impunemente inneggiare a Stalin e a Osama Bin Laden. La verità è che taluni personaggi del Pd restano profondamente illiberali, faziosi e comunisti dentro».  «Perché non introdurre in legge Fiano anche apologia comunismo? Storia va letta a 360 gradi, non in unica direzione», ha infine scritto su Twitter il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta.

(Foto: ANSA / CLAUDIO PERI)

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