È ufficiale: sulla luna ci sono giacimenti di ghiaccio. L’ipotesi era stata formulata dopo aver analizzato i dati raccolti dalla sonda indiana Chandrayaan-1, che ha esplorato satellite dal 2008 al 2009. Ora però è arrivata la conferma definitiva.
La grande scoperta è stata annunciata sul sito ufficiale della NASA. Lo studio del team di scienziati, guidati da Shuai Li dell’Università delle Hawaii, dalla Brown University e Richard Elphic del Centro di ricerca Ames della NASA nella Silicon Valley della California, si è concentrato sull’analisi dei dati raccolti dal Moon Mineralogy Mapper (M3) della NASA che era stato caricato a bordo della nave spaziale Chandrayaan-1. Questo non solo ha raccolto migliaia di dati che hanno permesso di rilevare le proprietà riflettenti che ci si aspetta dai giacimenti di ghiaccio, ma ha anche presso di misurare direttamente il modo in cui le molecole assorbono la luce infrarossa, in modo da poter distinguere i giacimenti di ghiaccio da quelli di acqua liquida o di vapore.
In the darkest and coldest parts of the Moon's poles, ice deposits have been found. At the southern pole, most of the ice is concentrated at lunar craters, while the northern pole’s ice is more widely, but sparsely spread. More on this @NASAMoon discovery: https://t.co/kvjPbMrEWK pic.twitter.com/ZkVFyKrOB6
— NASA (@NASA) August 20, 2018
Le prove della presenza di acqua sono state osservate dagli scienziati nelle parti più scure e fredde della Luna, cioè le regioni polari. I poli infatti non vengono mai raggiunti dalla luce solare per via dell’inclinazione dell’asse di rotazione lunare e la temperatura più calda non raggiunge neanche i -250 gradi Fahrenheit (circa -156 gradi centigradi) . Si tratta di depositi distribuiti in maniera estremamente irregolare, la cui origine potrebbe essere antichissima. Per quanto riguarda il Polo Sud, la grande maggioranza dei giacimenti si concentra nei crateri lunari, mentre sono estremamente sparsi nel Polo nord. «La quantità e la distribuzione del ghiaccio sulla Luna – si legge nello studio – è diversa da quella di altri corpi del sistema solare interno, come il pianeta Mercurio e il pianeta nano Cerere, dove però il ghiaccio d’acqua è più puro e abbondante rispetto alla Luna».
L’abbondante presenza di ghiaccio si potrebbe rivelare una risorsa fondamentale per le prossime missioni sul satellite. Basterebbe accedere ai primi millimetri sulla superficie del mantello lunare per poter considerare spedizioni esplorative con una permanenza molto più lunga. Lo ha affermato con gioia uno dei ricercatori leader del team, Shuai Li:«Tutto ciò che fa risparmiare ai futuri ricercatori della Luna la necessità di portare molta acqua da casa è un grande passo avanti».
Acqua sulla Luna, da dove arriva?
La questione dell’origine di questi depositi d’acqua però è ancora un mistero. «La crescente evidenza di acqua nella Luna – ha continuato Li – suggerisce che l’acqua in qualche modo sia sopravvissuta o che sia stata portata poco dopo la collisione di asteroidi o comete prima che la Luna si solidificasse completamente». Un motivo in più per riportare l’uomo sulla Luna.
(Credits immagine di copertina: immagine dall’account twitter @NASA)