Luca Toni vuole elezioni subito e dice no ai giochetti

L’occasione è fornita da un’intervista al quotidiano La Verità in merito all’imminente inizio del campionato di calcio di Serie A. Ma di questi tempi, si sa, tutti vogliono parlare di politica. A maggior ragione lo ha fatto Luca Toni, ex attaccante della nazionale di calcio campione del mondo nel 2006 in Germania, che già nel corso delle ultime elezioni amministrative (che si sono sovrapposte a quelle europee del 26 maggio) aveva dato il suo appoggio al candidato di centrodestra di Modena ed era comparso sul palco di un comizio di Matteo Salvini.

Luca Toni vuole elezioni subito

Luca Toni non temporeggia e affonda: secondo lui è necessario andare subito alle elezioni, senza perdere altro tempo. Nonostante i timori che in queste ore stanno arrivando da illustri costituzionalisti, Luca Toni attacca: «Siamo in un Paese democratico. L’unica cosa che possiamo fare è andare al voto il prima possibile».

Dunque, la linea dell’attaccante coincide quasi in tutto con quella di Matteo Salvini. Ovviamente, nel corso dell’intervista, Luca Toni conferma di essere simpatizzante del centrodestra e di aver sostenuto il candidato sindaco leghista di Modena perché è una brava persona. L’attaccante ex Brescia, Palermo, Fiorentina, Juventus e Verona sembra proprio lanciato verso un roseo futuro in politica, come hanno fatto – in passato – anche altri suoi predecessori (si pensi, uno fra tutti, a Gianni Rivera). Però, alla provocazione del giornalista de La Verità che gli chiede un commento sull’espressione – tipica di Benito Mussolini e dell’epoca fascista – «Dio, patria e famiglia», Luca Toni nicchia: «Lei mi vuole proprio rovinare».

Luca Toni si candida a ministro dello Sport

Tra le domande fatte a Luca Toni c’è anche quella su un possibile impegno al ministero dello Sport: il calciatore non si sottrae del tutto. «Dovrei studiare tanto, ma mi piacerebbe dare una mano illustrando l’idea che ho del mondo dello sport». Una candidatura pesante, in un momento in cui tra governo e Comitato Olimpico Internazionale si registrano momenti di tensione sulla riforma del Coni.

FOTO: ANSA/ELISABETTA BARACCHI

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