«Ci sta che i politici provino a sbarcare su TikTok»

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Le parole, a Repubblica, di Luca Colombo, country manager Italia di Facebook. E spunta il parallelo con il rapporto tra il Facebook degli albori e la politica

Avevamo provato ad analizzare il tema già nella giornata di ieri, quando abbiamo espresso un commento sulla posizione presa dalla creator di TikTok Emma Galeotti, che aveva attaccato duramente i politici sbarcati su TikTok. Oggi non possiamo fare a meno di registrare le parole di Luca Colombo, country manager Italia di Facebook, che – in un passaggio della lunga intervista rilasciata a Repubblica – si esprime anche su questo punto, da un’ottica molto condivisibile. Analizza, tra le altre cose, lo sbarco dei principali politici italiani su TikTok e fa un parallelo con le prime volte della politica su Facebook.



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Luca Colombo di Facebook analizza lo sbarco dei politici su TikTok

La conversazione era più ampia e spiegava come Facebook, in Italia, affronterà la sfida delle elezioni politiche, tra l’altro riaffermando nuovamente quello che sappiamo: la rimozione dei contenuti che non rispettano le policies della piattaforma, ma anche l’azione dei fact checkers indipendenti (in Italia Open, Pagella Politica, Facta News) che puntano a rendere irraggiungibile al 95% degli utenti quei contenuti bollati come fake news. Ma il passaggio sui politici sbarcati su TikTok è il vero inedito. Anche perché osservato dal punto di vista di uno dei manager di punta di Facebook.



Secondo Luca Colombo: «Chi fa comunicazione vuole raggiungere tutti i segmenti di pubblico, ci sta che i politici ci provino». Una affermazione che è molto in linea con quello che abbiamo detto nel nostro articolo su Emma Galeotti: le piattaforme digitali sono delle moderne agorà e l’ambizione della politica è sempre stata quella di popolarle, queste agorà. Anche sui primi risultati, la linea è la stessa: si tratta di prodotti che possono essere «migliorabili» (noi avevamo espresso un giudizio molto più tranchant sulle comparsate dei vari Calenda, Renzi e Berlusconi, ma tant’è), ma per il country manager Italia di Facebook il primo risultato è quello di farsi vedere.

Altro aspetto che non è stato sufficientemente considerato nel dibattito odierno sui politici sbarcati su TikTok è che, un tempo, gli esponenti di partito che usavano Facebook e Instagram erano considerati come marziani: sembravano piattaforme troppo distanti dai temi della politica per poter ospitare i vari rappresentanti delle istituzioni. Oggi, invece, Facebook e Instagram sono tra i principali veicoli di messaggi politici. «Intanto – ha spiegato Luca Colombo – il video di Berlusconi è stato visto, a me ne ha parlato mia figlia adolescente… e farsi vedere è il primo passo».



Foto IPP/Paolo Pizzi Roma