Lorenzo Fioramonti vuole l’aumento dell’Iva per la Coca-Cola e per il cibo di lusso come il caviale

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Sogna distributori con kiwi, lattuga e panini con mortadella

Lorenzo Fioramonti, ministro dell’Istruzione, è noto per la sua battaglia contro il cibo spazzatura. Il titolare di un dicastero molto delicato per il futuro del Paese, infatti, ha da sempre dichiarato che se non ci saranno almeno 3 miliardi in più per la scuola sarà pronto a dimettersi. Conferma questa sua prima impressione – nel corso di due interviste al Corriere della Sera e a Repubblica -, ma afferma anche che il governo troverà i fondi da lui richiesti.



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Lorenzo Fioramonti e la tassa sul caviale

Intanto, Lorenzo Fioramonti si lascia andare alle sue proposte per reperire del denaro in più da destinare all’istruzione: la tassazione maggiore per la Coca-Cola nei distributori scolastici (che, al momento, ha l’Iva agevolata al 10%) e la tassazione maggiore sul cibo di lusso come il caviale. «Perché la Coca-Cola che si vende nei distributori automatici – si chiede Fioramonti – deve avere l’iva agevolata al 10%? È una bevanda non certo salutare e non di prima necessità. Ecco, rimodulando l’iva sulle bibite che si vendono nelle macchinette, sul cosiddetto junkfood e sul cibo di lusso si fa un’operazione di salute, si trovano risorse interessanti per l’istruzione e si possono detassare altri beni necessari e sani».



Non ha timori che la ‘tassa sul caviale’ diventi un nuovo tormentone (si ribadisce – per essere rigorosi – che quest’ultima denominazione è solo una semplificazione giornalistica, una sorta di slogan per riassumere il pensiero del ministro circa l’aumento dell’iva sui cibi di lusso), ma si difende anche dagli eventuali sbeffeggiamenti: Lorenzo Fioramonti sostiene che questi temi siano stati trattati in passato già da altri Paesi d’Europa e del mondo e che solo l’Italia sia indietro a tal punto da far diventare oggetto di dileggio una tematica così importante.

I distributori ideali per Lorenzo Fioramonti e i prof con abilitazione specifica

Il sogno di Lorenzo Fioramonti, stando a quanto riportato nelle due interviste, è che nei distributori automatici nelle scuole ci siano «kiwi, lattuga o panini con la mortadella» e che siano piantati almeno due alberi a istituto nel corso del prossimo anno. Inoltre, ha annunciato un chiarimento sui concorsi per i nuovi docenti. Fermo restando il concorso semplificato indetto dal precedente governo per i precari storici e il concorso ordinario, Lorenzo Fioramonti ha dichiarato che non basterà la laurea per insegnare, ma che verranno individuati dei percorsi abilitanti che vadano al di là della semplice materia insegnata, in modo tale da garantire la preparazione a tutto tondo dei nuovi docenti.



FOTO: ANSA/CLAUDIO PERI