La strana storia dello Youtuber che spende 3,5 milioni di dollari per delle carte dei Pokemon false

L'acquisto milionario si è poi rivelato una mezza-truffa. Il video è diventato virale, ma ci sono alcune cose che non tornano

16/01/2022 di Enzo Boldi

Logan Paul è già una star di internet. Lo Youtuber e pugile americano ha un grande seguito sui social e noi di Giornalettismo ci imbattemmo nel suo nome e nel suo volto nel lontano 2018, quando pubblicò sul suo canale (che ora ha oltre 23 milioni di iscritti) il video di un cadavere trovato all’interno della foresta giapponese di Aokigahar, vicino al Monte Fuji. Il giovane influencer di origini britanniche chiese scusa, prima della sanzione di YouTube. E ora, a distanza di quattro anni, torniamo a parlare di lui per una “truffa” che ha subito.

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Paul Logan, youtuber e pugile classe 1995, nei giorni scorsi è diventato virale. Tutta colpa (o merito, dipende dai punti di vista) di un video pubblicato sul suo seguitissimo canale Youtube. Il giovane, dopo aver acquistato un box di rarissime carte Pokemon per una cifra di 3,5 milioni di dollari, ha scoperto – mentre era immortalato da una telecamera che lo ha ripreso e quelle immagini sono finite, a mo’ di breve fiction, sul suo canale – una confezione che doveva avere al suo interno delle introvabili carte da collezione del noto cartone animato che fece faville nei primi anni del nuovo Millennio in tutto il mondo.

Un filmato che ha ottenuto, nel giro di meno di tre giorni, quasi 4 milioni di visualizzazioni. E nel video si vede un esperto collezionista, chiamato proprio da Paul Logan, che immediatamente riesce a dimostrare la falsità di quelle carte. Insomma, lo youtuber ha (avrebbe) speso 3,5 milioni di dollari per delle carte fake. E nel filmato compare – ospite di quella stessa casa – anche l’uomo che gli ha venduto quel box (ma che sembra essere ignaro della tuffa).

Logan Paul, la storia dello Youtuber e le carte dei Pokemon

All’interno del pacco, infatti, c’erano delle carte false e altre di G.I. Joe. Delle rarissime carte Pokemon nemmeno una traccia. Una truffa bella e buona con quello che appare un lieto fine. Il rivenditore ha infatti annunciato su Instagram di aver provveduto al rimborso per l’intera spesa effettuata da Paul Logan per l’acquisto di quello che si è rivelato, poi, un box fake. Insomma, dopo lo stupore – immortalato dalle telecamere – ecco tornare il sereno e lo youtuber riavrà preso quei soldi spesi. Tutto è bene quel che finisce bene. Certo. Ma c’è qualcosa che non torna.

Cosa non torna

Ovviamente, trattandosi di una persona che vive e lavora sui social – in particolar modo su YouTube – l’organizzazione per le riprese può non essere una messa in scena. Chi utilizza in quel modo – traendone profitto – le piattaforme social deve organizzare uno storytelling appropriato, anche a livello visivo. Non sorprende, dunque, che tutta questa vicenda sembri seguire una trama. Non possiamo certamente dire, dunque, che si sia trattato di una una finzione scenica. Piuttosto possiamo sottolineare come il tutto – anche qualora le carte Pokemon fossero state giudicate come vere – facesse parte di un modus operandi legato al canale di distribuzione di quel contenuto.

Ma un aspetto singolare c’è. Prima dell’inizio del video – e non si tratta di una pubblicità di Youtube – lo stesso Paul Logan mostra le immagini (a mo’ di spot) della sua bevanda energetica e il suo messaggio si conclude con: «Assicurati di andare a prendere un po’ di Prime perché ogni dollaro che spendi torna nelle mie tasche». Insomma, se ha perso i soldi per le carte dei Pokemon falsi, sicuramente ha avuto un’ottima visibilità per pubblicizzare il suo prodotto.

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