A Lesina l’unico candidato sindaco (leghista) perde contro nessuno

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Per essere nominato sindaco occorreva superare il quorum (50%+1), ma Primiano Leonardo Di Mauro è stato beffato. Elezioni da rifare, in primavera

«Abbiamo già vinto». Anzi no. A Lesina è andata in scena l’elezione del nuovo sindaco, con un risultato paradossale. Alla corsa alla poltrona di primo cittadino del comune del Gargano, in provincia di Foggia, si era iscritto un solo candidato: il leghista Primiano Di Mauro. Nessun avversario, nessun contendente. Insomma, una vittoria che sembrava essere scontata. Ma non avevano fatto i conti con l’astensionismo. Il mancato raggiungimento del quorum, infatti, ha reso nulla questa tornata elettorale (che, a questo punto, dovrebbe ripetersi in primavera), costringendo il vincitore designato a non poter cantar vittoria.



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Una doccia fredda per una manciata di voti. Il Comune, dunque, ora dovrebbe essere commissariato per l’amministrazione corrente, in attesa dell’indizione di nuove elezioni, probabilmente già la prossima primavera. All’appello, infatti, sono mancati quei 58 voti per il raggiungimento del quorum, che avrebbe reso effettiva l’elezione di Primiano Di Mauro alla guida del comune foggiano con la sua lista Lesina Azzurra (sostenuta da Lega, FdI e Forza Italia).



Lesina, il candidato unico leghista sconfitto dal quorum

Alle elezioni amministrative di Lesina ha partecipato il 49,01% degli aventi diritto al voto, sui 5.746 totali. Troppo pochi per la legge vigente. La nomina del sindaco, infatti, può avvenire solamente con il superamento del quorum (50%+1). Una soglia non raggiunta per poco. Anzi, pochissimo. Fatto sta che ora la corsa alla fascia tricolore è da rifare. E chissà se in primavera ci sarà qualche avversario pronto alla contesa.

La profezia di Salvini

E la doccia è gelata anche per Matteo Salvini. Durante la campagna elettorale per le Regionali in Puglia (vinte da Michele Emiliano, sostenuto dal Centrosinistra), il leader della Lega aveva già cantato vittoria: «Un sindaco pugliese lo abbiamo già eletto ancor prima del confronto elettorale». Ma non aveva fatto i conti con il quorum.



(foto di copertina: da profilo Facebook di Primiano Leonardo Di Mauro)