La Lega restituirà i 49 milioni di euro a rate?

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L'ipotesi della via d'uscita con il prelievo graduale

La Lega restituirà i 49 milioni di euro del maxi sequestro a rate? La domanda non è banale. Non si tratta di una battuta. L’ipotesi del prelievo graduale del denaro che il Carroccio deve versare (dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Genova) per la truffa dei rimborsi elettorali incassati tra il 2008 e il 2010 è una delle ipotesi in campo come via d’uscita per congelare l’esecuzione della sentenza di giovedì scorso. Ne parla oggi il quotidiano La Stampa con un articolo a firma di Matteo Indice.



 

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La Lega restituirà i 49 milioni a rate? L’ipotesi della via d’uscita con il prelievo graduale

Si tratta di una strada molto tortuosa da percorrere, e al momento smentita anche dai legali del partito di Matteo Salvini, che hanno parlato ieri con i magistrati genovesi al palazzo di giustizia, ma poggia su basi tecnico giuridiche. E assume le forme di trattativa. Come spiega La Stampa le toghe potrebbero congelare l’esecuzione dei sequestri di denaro alla Lega se lo stesso Carroccio presentasse una proposta di rateizzazione dei pagamenti. Formalmente non si tratterebbe di un sequestro, ma di un’azione spontanea della Lega. Il partito verserebbe le somme dovute a cadenze regolari, mantenendo tuttavia agibili i suoi conti e salvando parte della liquidità. I soldi per pagare il maxi-sequestro da 49 milioni di euro (48,9 precisamente) potrebbero entrare nelle casse del partito come donazione privata, da deputati e senatori, grazie al 5 per mille o alle raccolte nelle feste o altre iniziative pubbliche. Salvini intanto nega l’ipotesi delle rate. «Non posso rateizzare quello che non ho», dice. Il legale Roberto Zingari precisa che «al momento non è stato deciso nulla». A breve sarà comunque presentato un nuovo ricorso alla Suprema Corte.



(Foto di copertina da archivio Ansa. Credit immagine: ANSA / LUCA ZENNARO)