Le vittime di “GirlsDoPorn” saranno risarcite con 18 milioni di dollari

Categorie: Attualità

Si conclude così la causa contro "l'etichetta" pornografica che ha sfruttato alcune donne ignare che quei contenuti sarebbero finiti in rete (con tanto di profitto)

Un risarcimento pari a quanto guadagnato da attori, produttori e registi per aver commercializzato contenuti pornografici sul web senza chiedere l’autorizzazione alle vittime di questa frode. È quanto deciso dal Dipartimento di Giustizia Americano nell’ambito del processo – che ha già portato a una condanna di 20 anni nei confronti di Ruben Andre Garcia – sul caso GirlsDoPorn. Molte donne, infatti, sono state riprese mentre praticavano rapporti sessuali. Video che non dovevano essere pubblicati in rete. O, almeno, questo non era stato detto a loro.



LEGGI ANCHE > Gruppo chiuso su Telegram per lo scambio di materiale pedopornografico girato in famiglia

Nel comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti – dipartimento del Sud della California – si spiegano i dettagli del risarcimento che i responsabili di quella che a tutti gli effetti è stata etichettata come truffa ai danni delle donne: «Il giudice distrettuale degli Stati Uniti Janis L. Sammartino ha stabilito che tutti i diritti sui video e sulle immagini prodotti nel caso del traffico sessuale GirlsDoPorn e GirlsDoToys vengano assegnati alle centinaia di vittime che sono presenti nei filmati pubblicati sui siti Web per adulti. Oltre a concedere i diritti dei video e delle immagini alle vittime, il giudice Sammartino ha ordinato a Garcia di pagare alle vittime circa 18 milioni di dollari».



GirlsDoPorn, le vittime dei video risarcite con 18 milioni

Le vittime sono centinaia e il giudice ha deciso di comminare questo risarcimento basato sugli introiti economici accumulati dagli accusati che hanno, di fatto, commercializzato su internet (anche a pagamento e non solamente sui portali a libera fruizione) quei filmati che immortalano atti sessuali con donne che non erano state messe al corrente che quei contenuti sarebbero stati utilizzati online. E c’è anche di più: «Il giudice Sammartino ha emesso la sentenza come parte di un ordine di restituzione nell’ambito dell’accusa di Ruben Andre Garcia, un attore e produttore di film per adulti che è stato condannato a 20 anni di carcere per aver cospirato con i proprietari dell’adult GirlsDoPorn (GDP) e GirlsDoToys (GDT) siti web per reclutare giovani donne da far apparire nei video di sesso usando la forza, la frode e la coercizione».

E tra i grandi accusati c’è anche il “capo” di Garcia, Michael James Pratt che è in fuga da diversi mesi ed è ricercato dalla FBI anche per la diffusione e produzione – secondo le accuse – di contenuti di pornografia infantile. Per questo motivo è stata offerta una ricompensa da 50mila dollari per tutte quelle persone che forniranno indicazioni e informazioni per arrivare all’arresto del 36enne produttore neozelandese.