L’omaggio di Laura Boldrini alla Camera per George Floyd: «Io non respiro perché sono donna»

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Un discorso forte per dire no a ogni forma di razzismo. Poi, il gesto simbolico con i parlamentari. Laura Boldrini ricorda Floyd alla Camera

«Come è stato detto nella bella piazza del Popolo, io qui lo ripropongo. Io non respiro perché sono donna. Io non respiro perché sono disabile. Io non respiro perché sono immigrata. Io non respiro perché sono ebrea. Io non respiro perché sono musulmana. Io non respiro perché sono gay. Io non respiro perché sono lesbica. Io non respiro perché ho la pelle nera. Black lives matter». È quanto ha detto Laura Boldrini durante un suo intervento alla Camera dei deputati, ricordando la morte di George Floyd e ribadendo che l’Aula è un luogo in cui è doveroso dire no a qualsiasi forma di discriminazione. Al termine del discorso, Boldrini si è inginocchiata insieme a un gruppo di parlamentari, mentre da una parte dell’emiciclo è partito un lungo applauso.



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«Ritengo sia importante e doveroso che in questo luogo – che è il cuore della democrazia italiana – venga ricordato George Floyd, ucciso brutalmente da un agente di polizia a Minneapolis il 25 maggio scorso», ha detto Laura Boldrini alla Camera. «Il suo intervento ha suscitato proteste in tutto il mondo. La scorsa settimana abbiamo visto milioni di persone, di ogni credo, di ogni colore, che sono scese in piazza pacificamente, non solo negli Stati Uniti ma anche in alcune città europee e anche nel nostro Paese, a Torino, a Bologna, a Roma. Queste persone hanno gridato il loro rifiuto verso il razzismo e verso i violenti abusi di potere. Sì, perché il razzismo è presente anche da noi, nel nostro Paese e perché i violenti abusi di potere sono accaduti e accadono anche da noi. Allora è importante ribadire anche qui un no forte e chiaro contro ogni forma di discriminazione», ha concluso Laura Boldrini, per poi inginocchiarsi insieme a un gruppo di parlamentari.



[CREDIT PHOTO: SCREENSHOT CAMERA DEI DEPUTATI]