Mentre era in corso la presentazione pubblica di un libro edito da Altaforte, la casa editrice vicina a CasaPound e nel mirino delle critiche per la scelta della scrittrice di affidarsi all’azienda di Francesco Polacchi per produrre e distribuire il libro-intervista a Matteo Salvini, a La Spezia sono risuonate le campane ‘a morte’. Il gesto di protesta è stato portato avanti e rivendicato dal parroco della chiesa di Nostra Signora della Salute che ha inscenato questa disapprovazione civile.
La casa editrice Altaforte stava presentando uno dei suoi volumi a pochi metri dalla Chiesa di Nostra Signora della Salute (a La Spezia) in una sala pubblica intitolata a un antifascista. Il parroco don Francesco Vannini ha confermato che si è trattato di «un gesto di protesta». La motivazione portata avanti dal sacerdote è molto profonda e richiama l’attenzione su tematiche che, ora, sembrano esser state messe in secondo piano: «Oggi è morto quello spirito che ha pervaso questa città per moltissimi anni».
Per questo motivo ha deciso di portare avanti questo gesto di protesta civile, facendo suonare le campane ‘a morte’ a mo’ di provocazione, per risvegliare gli abitanti di La Spezia da quel torpore che ha portato la concessione di una sala intitolata a un antifascista all’editore che non ha mai nascosto la sua nostalgia per il fascismo e la sua adesione alle politiche di estrema destra di CasaPound.
Nella chiesa di Nostra Signora della Salute «c’è uno spazio che durante la guerra serviva per salvare le persone in difficoltà – ha detto don Francesco Vannini all’Ansa -. Soldati inglesi, partigiani e famiglie, ma anche famiglie fasciste che rischiavano il linciaggio dopo la Liberazione». Fatti che sembrano esser stati dimenticati, così come è rimasto offuscato nelle memoria il simboli che rappresenta quella chiesa: «Al suo interno – ha detto don Francesco – vive la memoria di don Antonio Mori, parroco dell’epoca che nel 1944 fu arrestato perché contrario al regime fascista».
(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)