La carta stampata morirà molto prima di quanto non si pensi

Giornalismo, la carta stampata è sempre più vicina al capolinea. Lo sostiene Richard Tofel, già assistant publisher del Wall Street Journal su Medium, ripreso da Prima Comunicazione. La sua analisi, circoscritta al mercato americano, dimostra come negli USA ormai solo due quotidiani vendano più di 500.000 copie al giorno, segno di come il declino del giornale sia inarrestabile.

Giornalismo carta stampata
( Justin Sullivan/Getty Images)

GIORNALISMO E CARTA STAMPATA, I NUMERI DI UN CROLLO

Negli Stati Uniti la domenica i numeri sono più alti, per questo si è scelto di quantificare una media prendendo a riferimento un giorno qualsiasi della giornata. Gli unici due giornali a superare la soglia sono il New York Times e il Wall Street Journal. Solo sette quotidiano superano 250.000 copie al giorno mentre sono una ventina ad andare oltre i 100.000. I numeri messi così non sembra dicano molto ma il risultato cambia notevolmente se vengono confrontate le vendite di settembre 2015 con quelle di marzo 2013

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GIORNALISMO E CARTA STAMPATA, IL CASO USA TODAY

Il Wall Street Journal ha perso in 30 mesi 417.000 copie vendute in media al giorno. Il calo è meno marcato per il New York Times, passato da 731.000 a 528.000 copie quotidiane. Il Washington Post perde 101.000 copie mentre il New York Post scende da 300.000 a 245.000 copie. Il vero crollo è quello di USA Today, passato da 1.424.000 copie a 299.000 mila, con una perdita di 1.125.000 copie. Segno che lo “zoccolo duro” ormai si è perso. Questi numeri contrastano la lettura di un report di McKinsley dell’ottobre 2015 in cui si riteneva come l’emorragia di lettori della carta stampata si fosse conclusa:

“crediamo che la stragrande maggioranza delle persone che dovevano abbandonare la carta stampata l’abbiano già fatto… mentre siamo più che convinti che le famiglie che hanno rinnovato i loro abbonamenti a quotidiani e riviste, nonostante la disponibilità dell’accesso a Internet e alla banda larga, continueranno a farlo, ponendo di fatto un argine alla crisi della carta stampata”

(Photocredit copertina Justin Sullivan/Getty Images)

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