Kim Kardashian accusata dall’Iran di essere una spia per le sue foto su Instagram

18/05/2016 di Redazione

Kim Kardashian

è accusata dall’Iran di essere una spia che vuole minare i valori islamici della società grazie alle diffusione delle sue foto su Instagram. Un’accusa ridicola ma anche drammatica, perché il contrasto alla cultura dell’immagine promossa dalle modelle ha portato a centinaia di arresti, oltre che al blocco di siti e profili social che promuovevano una moda in contrasto con il tradizionalismo islamico.

KIM KARDASHIAN IRAN

L’Iran dichiara guerra a Kim Kardashian per la sua attività di proselitismo su Instagram. La notizia, che sembrerebbe incredibile, proviene dal sito Iranwire. Il portale ha riferito le dichiarazioni di Mostafa Alizadeh, portavoce di una unità dei Guardiani della rivoluzione specializzata nei crimini informatici. Alizadeh ha accusato le potenze straniere di voler promuovere valori contrari a quelli islamici grazie a Instagram, che vorrebbe rendere popolare anche in Iran la cultura della moda e delle modelle. Al centro di questo progetto ci sarebbe appunto Kim Kardashia, star americana di origine armene, che conta oltre 70 milioni di follower su Instagram grazie alle sue foto particolarmente provocanti.

KIM KARDASHIAN SPIA

Secondo l’ufficiale dei Pasdaran Kim Kardashian e il Ceo di Instagram, Kevin Systrom, starebbe ordendo un complotto contro i valori della rivoluzione iraniana grazie anche ai finanziamenti occidentali e dei Paesi arabi, i grandi nemici di Teheran. L’accusa alla moglie di Kanye West è talmente assurda da risultare divertente, ma purtroppo i Pasdaran stanno adottando una repressione violenta contro Instagram. Decine di modelle e giovani che hanno posato senza il tradizionale velo sono state arrestate, così come i gestori dei siti che ospitavano loro foto. Allo stesso modo sono stati oscurati siti e profili social che ospitavano immagini di moda.

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