Ebbene sì, anche Adam Mosseri ha voluto chiamare Khaby Lame e parlare con lui di persona. Adam Mosseri, in occasione dell’ormai celebre sorpasso del numero di follower di Khaby Lame rispetto a quelli di Chiara Ferragni, lo ha contattato tramite direct per scrivergli: «I love your job». L’ascesa di Khaby Lame, giovanissimo di Chiavasso che ha origini senegalesi, è veramente inarrestabile. Tanto che, ormai, i primi al mondo nell’ambito social lo contattano per fargli sapere che la sua formula ha veramente sfondato in tutto il mondo.
LEGGI ANCHE >>> Khaby Lame sul podio mondiale di TikTok: è il terzo profilo più seguito del pianeta
Khaby Lame si è raccontato a Repubblica in un’intervista che parla degli ultimi sedici mesi della sua vita. Arrivato in Italia a un anno, il giovane ha vissuto una vita tranquilla e serena a parte qualche problema a scuola causato principalmente dalla discalculia, una forma di dislessia. Dopo essere stato bocciato due anni si è diplomato e ha iniziato a fare una serie di lavoretti finché, arrivata la pandemia, la fabbrica dove faceva l’operaio lo ha licenziato.
A quel punto la svolta: «Avevo cominciato qualche tempo prima con i miei amici, facevamo dei video che mettevamo su YouTube, ma non li vedeva nessuno, tredici, quattordici visualizzazioni. Li vedevamo solo noi», ha raccontato. A quel punto, con tanto tempo libero a disposizione, ha pensato di farsi un profilo TikTok e di dedicarsi al 100% a quello che più gli piaceva fare, ovvero creare contenuti video divertenti. Ed è stato premiato.
Tutto è partito da lì e ora Khaby Lame è inarrestabile. L’italiano più seguito su Instagram ora è al terzo posto su TikTok e, se la sua crescita continua ad essere costante, è questione di qualche tempo e supererà anche l’attuale prima al mondo, Charli D’Amelio. Il successo arriva perché TikTok funziona secondo una algoritmo che inquadra i contenuti che potrebbero piacere a tutti, premiandoli. Indubbiamente il fatto di non parlare ha reso possibile la comprensione e la diffusione dei video del giovanissimo, basati solo sulla sua espressività e sull’ironia, universalmente comprensibili. L’intuizione finale che sancisce il successo è arrivata quando ha deciso di cercarsi un manager e la scelta è ricaduta su Alessandro Riggio, già celebre per essere agente di influencer famosi.
Il 21enne ha raccontato anche che il suo agente ha provato a ottenere rapidamente, parlando con il ministro degli Esteri, un visto per entrare negli Stati Uniti. Visto che, non avendo la cittadinanza italiana, è stato negato a Khaby Lame poiché dotato solo di passaporto senegalese. Vive qui da quando aveva un anno, qui ha studiato ed è cresciuto, parla perfettamente l’italiano ma per il nostro paese non è un cittadino. «E quando ce la farò – ha detto – sarò uno dei primi che cercherà di aiutare tutti quelli che sono nelle mia situazione» poiché questa legge va cambiata per tutti quanti.