Jacob Blake dal letto di ospedale: «Le gambe servono ad andare avanti nella vita e invece ti vengono tolte così»

Categorie: Attualità
Tag:

Le prime parole dell'afroamericano colpito dalla polizia a Kenosha

Il video di Jacob Blake che per la prima volta parla dal suo letto di ospedale è davvero un documento impressionante. Per prima cosa perché l’uomo, che è stato raggiunto alle spalle da diversi colpi di pistola esplosi dai poliziotti il 23 agosto scorso, sembra in buone condizioni mentali. Tali da fargli lanciare un messaggio toccante. In secondo luogo, perché in realtà le sue condizioni fisiche continuano a essere piuttosto serie e lui ne è consapevole, proprio mentre sta inviando un messaggio alla nazione americana.



LEGGI ANCHE > Trump visiterà Kenosha, la città di Jacob Blake dove continuano le proteste 

Il video di Jacob Blake dal suo letto d’ospedale



Il video con le sue dichiarazioni è stato pubblicato sui social network da Ben Crump, l’avvocato che sta prendendo le difese della famiglia Blake nella questione giudiziaria che si è venuta a creare dopo la sparatoria di Kenosha, non un semplice evento di cronaca locale, ma un ulteriore elemento che ha dato voce alle proteste della comunità afroamericana negli Stati Uniti, con la conseguente ondata di proteste, un secondo round dopo la morte di George Floyd.

Il bollettino medico di Jacob Blake

«Ho dolore 24 ore su 24, incessantemente – ha spiegato Jacob Blake -. La tua vita, e non solo la tua vita, le tue gambe, qualcosa di cui hai bisogno per muoverti e andare avanti nella vita, ti possono essere tolte in questo modo. Ora dobbiamo restare uniti e continuare a lottare perché è già stato perso troppo tempo».

L’uomo colpito a Kenosha ha anche aggiornato rapidamente il suo bollettino clinico: «Ho punti sulla schiena, punti sul mio maledetto stomaco. Fa male respirare, fa male dormire, fa male spostarsi da una parte all’altra, fa male mangiare». La sua testimonianza, che sta diventando virale sui social network, ha dato nuova linfa al Black Lives Matter: questa notte, ancora scontri a Portland, che hanno portato all’arresto di diverse decine di persone.